Re: Pattinatrici e particelle.

From: LuigiF <fortunati.luigi_at_gmail.com>
Date: Sun, 26 Aug 2007 04:29:56 -0700

On 25 Ago, 19:10, ds_l..._at_hotmail.it wrote:
> > Ebbene, questo conferma la mia convinzione che l'urto attrattivo non
> > esiste
>
> Allora io ti propongo questo programmino, per te che sei un
> programmatore.
> Scrivi un programma che simula l'interazione gravitazionale tra due
> particelle.
> Semplicemente F=ma, per gli scopi che ti poni va anche bene una
> soluzione col metodo di Eulero al primo ordine.
>
> Poni una delle due masse molto pi� grande dell'altra (10000 volte) e
> come condizioni iniziali mettila al centro dello schermo, ferma.
> Poni la seconda massa inizalmente distante dalla prima in moto verso
> la prima massa.
> Riassumendo, una situazione di questo tipo (M, x, y, vx, vy)
> 10000 0 0 0 0 (prima part.)
> 1 -100 10 15 0 (seconda part.)
>
> Le unit� sono arbitrarie.
> Non stare a dare troppo peso alle costanti, dai al valore di G un
> valore tale che l'evoluzione del sistema non duri ne un nanosecondo ne
> un mese.
>
> Esercizio 1: studio dell'evoluzione al variare delle condizioni
> iniziali.
> Controllo 1: computazione dell'energia ad ogni step per vedere se gli
> step sono piccoli abbastanza.
> Esercizio 2: cosa cambia se invece della forza gravitazionale
> (attriattiva), cambi segno (frorza repulsiva, coulombiana)?
> Esercizio 3: a parit� di condizioni iniziali disegna le traiettorie.
> Meditazione e riflessione.
>
> ste

  Per fare programmi mi pagano (e piuttosto bene).
  Non ho l'abitudine di lavorare gratis.
  E poi, chi ti impedisce di dirmi quello che vuoi anche senza alcun
programma?

  Io credo che nel fare programmi, calcoli o espressioni matematiche
ecc., la cosa pi� facile � cambiare di segno.
  Cosa occorre di speciale? Niente: se c'� pi�, metti meno, altrimenti
fai il contrario.
  Ma nella realt� le cose non sono sempre cos� facili.

  Io leggo, ad esempio, dei viaggi nel tempo. Anche in questo caso, il
tempo � una variabile. E allora, sul computer (o sulla carta), alla
variabile "t" metto davanti il segno meno, e voil�, vado
tranquillamente avanti e indietro nel tempo.

  Ma, nella realt�, quando mi � caduta per terra la tazzina, non
riesco proprio a tornare indietro nel tempo per recuperarla tutta
intera.

  Lo stesso con gli urti: metto meno davanti e diventano attrattivi, o
viceversa. Si!, sulla carta (o sul computer)! Ma nella realt�, �
lecito usare il segno meno anche dove non si capisce cos'� e da dove
si origina?

Luigi.
Received on Sun Aug 26 2007 - 13:29:56 CEST

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