Re: esiste il libero arbitrio?
LuigiF ha scritto:
> On 24 Ago, 23:56, marcofuics <marcofu..._at_netscape.net> wrote:
>> E se effettivamente esiste, e' appannaggio solo di <chi vive>? in
>> maniera piu' o meno stravagante?
>
> Ecco un importante caso in cui la mia unica risposta positiva, si �
> scontrata con altre tre negative.
>
> Dovr� tenerne conto, perch�, in questo caso, evidentemente, mi
> sfugge qualcosa.
>
> Ho visto che c'� stata un'altra discussione sull'argomento, ma non �
> stata raggiunta una unanimit� di consensi. Si � parlato di
> determinismo, di caos ecc.
>
> Ma spero che il proseguo della discussione mi chiarisca un punto
> fondamentale: se � vero o falso, che, potendo scegliere di andare a
> destra o a sinistra in qualunque bivio (e ammesso che tutto questo non
> sia stato predeterminato in qualche posto che non conosco), io ho,
> almeno in quel caso, fatto uso del mio libero arbitrio.
a me capita spesso, quando giungo a un bivio, che vorrei andare
al centro, o volare in alto, eppure posso solo scegliere tra
destra e sinistra ? Sono libero ? Io direi "cos� cos�".
Se il determinismo = 0 e il libero arbitrio = 1, nelle giornate
n� classifico la mia condizione come 0,0001, in quelle si come
0,01 circa.
Le unit� di misura sono puramente adimensionali ... e sono stato
abbastanza ottimista con le quantit�.
P.S. per chi crede, probabilmente il libero arbitrio,
incondizionato e assoluto, compete soltanto alla divinit�.
L'uomo si barcamena e fa le sue scelte sempre all'interno di
confini fortemente limitati da vari fattori.
Ad esempio io alle politiche avrei voluto poter votare
Quindi la questione del libero arbitrio mi fa piuttosto
sorridere, come molte dicotomie assolutiste estreme che
definiscono solo i casi limite e si scordano della infinita
gamma intermedia che abbraccia in pratica la nostra completa
esistenza.
Secondo me, ad es., per definizione di "libero", non si dovrebbe
concepire come realmente libera nessuna scelta operata
all'interno di confini che non sono stati parimenti fissati da
colui che sceglie. Viceversa, una scelta operata in un contesto
prefissato da altri, si riduce in una sorta di funzione di
ottimizzazione, della quale giusto pesi e parametri di
valutazione sono effettivamente a scelta, a volte parziale, di
chi opera la scelta.
Soviet_Mario
>
> E se � vero che il fatto di averne fatto uso una volta, implica che
> esso esiste. Almeno per noi viventi.
>
> Luigi.
Received on Sun Aug 26 2007 - 15:39:54 CEST
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