Il 18 Ago 2007, 12:18, LuigiF <fortunati.luigi_at_gmail.com> ha scritto:
> Volevo dirti che anch'io ho avuto le stesse tue perplessit�, tant'�
> che tempo addietro avevo proposto una discussione incentrata proprio
> sull'attrazione.
> Non ho ricevuto spiegazioni che mi abbiano convinto pienamente.
> In proposito, ecco le mie idee sulle quali mi sar� gradito conoscere
> il tuo parere.
> Tra le particelle elementari, l'interazione fondamentale � l'urto
> (come hai rilevato anche tu), che produce, almeno a buon senso (se
> questo ha ancora un valore), una spinta (quindi una repulsione e mai
> un'attrazione).
> Solo ed esclusivamente in un caso mi sembrerebbe realistico
> associare l'attrazione agli urti, ed � quando questi arrivano
> dall'esterno e "spingono" letteralmente le due particelle, l'una verso
> l'altra.
Lascia stare la MQ, i mediatori e i propagatori. Un "urto" tra due corpi non
implica il contatto fisico, e anzi, quando questi sono puntiformi, non ha
proprio senso pensare all'urto in questi termini. Anche classicamente, si
parla di "urto" o collisione tra due corpi quando questi giungono a una
distanza sufficientemente piccola che il proprio stato di moto ne risulti
alterato a causa dell'interazione reciproca, la quale si manifesta
apprezzabilmente solo in una regione limitata di spazio. In un problema
d'urto, infatti, gli stati iniziali e finali (asintotici) sono "liberi",
cio� i due corpi, prima e dopo l'urto, procedono in moto rettilineo
uniforme. Non � necessario, quindi, il "contatto fisico" (l'urto tra due
bocce di biliardo � un tipo di urto, ma non esaurisce la cateogoria degli
urti:) e un urto pu� essere ovviamente anche attrattivo (pensa ad esempio a
due corpi celesti non legati gravitazionalmente o tra particelle cariche di
segno opposto); in rete dovresti trovare simulazioni Java che illustrano
meglio il concetto.
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Received on Sat Aug 18 2007 - 16:19:30 CEST