Re: L'autore: altre cantonate (OT).

From: Siddharta <nospam_at_nospam.com>
Date: Thu, 16 Aug 2007 08:55:31 +0200

"La teratogena assicuratrice di motofalciatrici anoressiche"
<cor.bonukFANCULOSPAM_at_libero_NOMAIL_.it> ha scritto nel messaggio
news:46c36c0c$0$17951$4fafbaef_at_reader1.news.tin.it...
Non so se questo post passer�, ma nel caso di dubbio
> ho riportato la cosa senza malizia n� cattiveria ma solo per
> ricordare che ci vuole sempre tanta prudenza a spingersi fuori
> dal proprio campo sull'onda del successo.

Cito letteralmente da un articolo di Odifreddi intitolato terremoto Arrow:
<<Il secondo risultato, positivo, dimostra invece che "la mano invisibile
del mercato esiste", nel senso che sotto certe condizioni naturali la
domanda e l'offerta del mercato raggiungono un equilibrio>>
Sono, grosso modo, due righe, che contengono i seguenti errori:
- Arrow dimostra attraverso il teorema del punto fisso che esiste un
equilibrio *generale* dei mercati (quindi domande e offerte); Marshall ha
usato un approccio al singolo mercato, ma quasi un secolo prima;
- parlare di condizioni "naturali" per assiomi come la continuit� della
relazione di preferenza o la convessit� delle funzioni di utilit� non si
capisce bene cosa voglia dire :-);
- uno degli assiomi "naturali" (se cos� si pu� dire) postulato dalla teoria
� la razionalit� perfetta degli operatori (rappresentabile attraverso un
problema di ottimo vincolato). peccato che lo stesso Arrow, intervistato da
O., lo smonti qualche riga pi� sotto :-) in ogni caso, assumendo la
condizione pi� realistica di asimmetria informativa Akerloff ha dimostrato
che un mercato pu� anche "scomparire".
- Arrow dimostra l'esistenza, ma non l'univocit� n� la stabilit�
dell'equilibrio (le soluzioni sin qui ottenute per l'univocit� e la
stabilit� si basano su ipotesi estremamente irrealistiche).
- Anche circa l'esistenza, occorre fare ulteriori ipotesi forti (convessit�
degli isoquanti e delle curve di indifferenza, costanza dei rendimenti di
scala);
- la nozione stessa di equilibrio generale � ritenuta da molti economisti
solo un esercizio logico-matematico, dato che da un punto di vista operativo
non si � in grado di verificare empiricamente il risultato. La matematica �
usata solo in senso qualitativo, mentre, per ovvie ragioni, l'analisi
econometrica risulta impossibile, proprio per via del fatto che la m. indica
solo, nei rapporti quantitativi, una tendenza e non gi� una legge precisa.
Di tutte queste questioni Arrow � ben conscio. Ci� nonostante, il suo
contributo � stato rilevante, perch� su una delle questioni pi� dibattute
(circa 80 anni dopo la loro formulazione originale) � giunto in modo
rigoroso, facendo uso della topologia, a dimostrare l'esistenza dell'e.e.g.
e aprendo la strada a una gran quantit� di ricerche successive. Quindi,
questa non � una critica ad Arrow, ci mancherebbe :-)
O., invece, su un tema assai delicato come la teoria del valore scrive
tranquillamente che "la mano invisibile del mercato esiste". Certo, sotto
certe condizioni: ma usando l'aggettivo "naturali" un lettore ignoto non
avrebbe la sensazione che � logico pensare siano sempre soddisfatte?
Received on Thu Aug 16 2007 - 08:55:31 CEST

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