Re: A proposito di fusione fredda...

From: Ivan <20186invalid_at_mynewsgate.net>
Date: Sat, 11 Aug 2007 17:14:14 GMT

Soviet_Mario <Soviet_at_MIR.CCCP> ha scritto:

>> valla a misurare l'intensit� puntuale con risoluzione
> praticamente istantanea (.........

Ciao.

Mi pare esistano strumenti che misurano direttamente l'energia elettrica
assorbita da un circuito.
La potenza istantanea � il prodotto tensione corrente. L'integrale del prodotto
nel tempo fornisce il dato cercato.
L'HP, ad esempio, ha in catalogo l'integratore che cito.


> > L'energia uscente � l'incremento di temperatura del liquido, noto il volume
> > ed il calore specifico.
>
> se prima c'era una difficolt� tecnica, qui l'approssimazione �
> in principio ancora meno buona : stai trascurando completamente
> effetti "magnetici" e ancor pi� la componente irraggiata.
> Notoriamente i plasmi ad alte temperature (se parliamo della
> fusione "fredda" fatta con scariche da 10-100 kV, quella di cui
> avevo visto filmati, e che proprio fredda fredda non si pu�
> dire), hanno intensissime emissioni radianti, non solo nel
> visibile, ma addirittura nell'UV (fortuna che il vetro un po' lo
> assorbe, se no ti cuoce la pelle, te lo dice uno che ha saldato
> in pantaloncini e si � scottato le gambe per l'abbronzatura da
> UV cattivi)

� proprio qui il punto: se il raporto energetico � maggiore di uno, non ostante
si trascurino le radiazioni ( ed anche la perdita di temperatura del barattolo
di vetro ), allora significa che �, in ralt�, ancora maggiore l'effetto del
fenomeno.

Rimane la possibilit� che la reazione esoenergetica sia di tipo chimico, e non
nucleare, ma le tracce di elementi nuovi ( ripetto agli ingredienti iniziali )
sembrano testimoniare diversamente. E poi, di che reazioni chimiche si
tratterebbe?

Ivan
Received on Sat Aug 11 2007 - 19:14:14 CEST

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