Re: Filosofia della Fisica
"Jennifer" <x_at_x.x> ha scritto nel messaggio
news:151Z71Z165Z166Y1186408504X11057_at_usenet.libero.it...
> Il 05 Ago 2007, 21:27, Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it> ha
> scritto:
>> Prima di tutto una cosa che nessuno ha detto: nessuno scienziato
>> puo'
>> fare a meno della filosofia, nel senso che ogni scienziato *ha* una
>> sua filosofia, anche se nn se ne accorge.
> Certo, chiedevo per� se un certo grado di istruzione/scolarizzazione
> filosofica potesse risultare utile nel lavoro di uno scienziato.
io direi che sarebbe utile una generale apertura mentale,
insomma l'interesse e la curiosit� verso altre discipline,
inclusa la filosofia, certamente, ma non vedo perch�
solo o soprattutto la filosofia.
Un esempio: i fondatori della teoria cosmologica
dello stato stazionario (oggi abbandonata, � vero, ma che
ebbe grandi meriti nel promuovere ricerche importanti
sia osservative che teoriche) ebbero la loro idea da un film.
Come vedi, il cinema pu� essere stimolante
quanto la filosofia. Idem per altri aspetti della vita.
> Magari potrebbe renderlo intellettualmente indipendente
> se non del tutto immune da eventuali condizionamenti e
> pregiudizi come, che so, particolari metodologie 'imposte'
> dai colleghi del gruppo di ricerca (esister� anche la 'filosofia
> del gruppo'), o da correnti di pensiero dominanti. O no?
Credo che l'indipendenza intellettuale sia frutto soprattutto
di DNA unito all'ambiente dell'infanzia; Einstein, giovanissimo,
ben prima di leggere Hume, Kant e Mach, era gi� parecchio
indipendente sul piano intellettuale.
Quanto alla filosofia del gruppo, non so se esista;
comunque, che lavori da solo o in gruppo,
il fisico una filosofia di fondo, deve averla:
se non altro deve credere che l'universo sia
razionale e intelligibile, altrimenti una persona
non si mette a fare ricerca fondamentale, n� da
solo n� in compagnia.
Bye
Corrado
Received on Tue Aug 07 2007 - 02:04:12 CEST
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