Re: Filosofia della Fisica
On 10 Ago, 23:06, "Bruno Cocciaro" <b.cocci..._at_comeg.it> wrote:
> Beh ... non proprio. Nel colloquio di cui parli Heisenberg dice ad Einstein
> che lo riprendeva "Ma come, tu non hai fatto proprio cosi' nella costruzione
> della relativita' [cioe' l'hai costruita solo su quantita' misurabili]?"
> Ed Einstein risponde: "Non so dire se l'ho fatto, comunque e' sbagliato, la
> fisica non e' mai stata cosi' e non puo' esserlo" [piu' o meno ... non ho il
> libro a disposizione al momento, quindi vado a memoria]
anch'io non ho il libro sottomano, cmq mi pare che le parole testuali
di einstein (di fronte alla critica di heisenberg che per
semplificarla suonava - ma anche tu hai fatto cos�...! -) fossero "pu�
darsi che abbia detto delle cose del genere, cmq sia non ha senso"
>
> > disse "non ha senso" (come ha scritto Heisenberg nella sua
> > autobiografia "fisica e oltre", nella quale � trascritto un
> > interessante colloquio con Einstein
>
> E mi pare che nello stesso libro Heisenberg dica "Naturalmente Einstein
> aveva ragione". Se non nello stesso libro comunque lo dice da qualche parte
> che ora non ricordo con esattezza.
questo non lo ricordo. se mi dici cos� non vedo perch� dovre dubitarne
(pu� darsi benissimo che mi sia dimenticato di aver letto una cosa, ma
mi sembra improbabile che tu ti ricorda di aver letto una cosa che
invece non hai letto :-)). Questo "eisntein aveva ragione" mi lascia
solo un po' perplesso in bocca ad heisenberg perch� a quanto mi
risulta egli non diede mai il bench� minimo segno di apprezzamento nei
confronti dei tentativi, pi� o meno artificiosi, di spiegare i
fenomeni quantistici in termini di realt� oggettiva (onde di
potenziale che guidano le particelle o cose del genere, non ho mai
studiato queste cose (temo un po' troppo diffici per me, e poi non ho
tempo) ma ho letto che qualche cosa se ne cava fuori, e se
consideriamo che negli anni '20 i dati sperimentali erano immensamente
meno di quelli di cui disponiamo oggi...). In fondo anche l'atomismo
era un tentativo artificioso di spiegare la termodinamica.
>
> > in effetti in questo post non si tratta di discutere le la fisica
> > debba o meno essere costruita esclusivamente su quantit� osservabili
> > (affermazione che se presa in senso rigoroso non pu� che essere vera,
>
> ??? perche' dici questo ?
> Per come l'ho capita io, la posizione di Einstein (e dell'Heisenberg maturo,
> ma direi anche di tanta altra gente) e' proprio che in senso rigoroso la
> affermazione *non puo' essere vera*.
capisco che vuoi dire, mi sa che mi hai frainteso, in effetti non mi
sono espresso bene. quello che intendevo dire � che alla base della
fisica ci sono *sempre* gli esperimenti (se ne fosse accorto qualcuno
prima di galileo...). Credo di aver chiarito la mia posizione anche
con le parole successive
IL FATTO E' CHE LE OSSERVAZIONI SPESSO ISPIRANO SPECULAZIONI CHE VANNO
OLTRE LE POSSIBILITA' DELLE OSSERVAZIONI STESSE
insomma forse il gruppo di Copenhagen, a prescindere dal fatto che
avesse o meno ragione, era stato un po' frettoloso a bollare come
realt� scientifica il loro punto di vista e fantasiose speculazioni
tutto il resto (nell'ottocento c'era una analoga corrente di pensiero
nei confronti degli atomisti). Mi lascia un po' perplesso l'eccessiva
fretta di gettare nel cestino tutto quello che veniva prima. basta
pensare che bohr propose di spiegare la distribuzione continua delle
energie degli elettroni nel decadimento beta come una violazione della
conservazione dell'energia, quando c'era a disposizione una
spiegazione molto pi� semplice e ragionevole, quella del neutrino. In
effetti questo era un tipico caso che fa al caso nostro in questa
discussione, non c'era stata un'osservazione diretta (il neutrino
sarebbe stato rilevato sperimentalmente solo molto + avanti, credo
negil anni '50) ma per mettere certe osservazioni in relazione con
tutte le altre (che provavano in modo schiacciante la conservazione
dell'energia) era del tutto ragionevole supporre che questo neutrino
esistesse. Certo fino ad osservazione diretta la certezza non c'era.
Ma era molto pi� semplice e ragionevole supporne l'esistenza che
introdurre nella fisica la non-conservazione dell'energia. In questo
senso l'affermazione "la fisica si deve fondare esclusivamente su
grandezze osservabili" mi sembra errata. Ma in definitiva erano state
le stesse osservazioni sperimentali a convincerci della ragionevolezz
della conservazione dell'energia :-). Come si vede � un problema
sottile (e forse anche un po' fumoso e sofistico, troppi giri di
parole) e bisogna stare attenti al modo + o - rigoroso con cui si
interpretano le parole.
Received on Sat Aug 11 2007 - 14:47:48 CEST
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