On 26 Lug, 01:07, "Bruno Cocciaro" <b.cocci..._at_comeg.it> wrote:
[...]
> Per prima cosa ti dico che le trasformazioni di Lorentz, come ogni altro
> tensore di ordine 2 (e come ogni altro tensore di qualsiasi ordine, tranne
> quelli di ordine zero), cambierebbero forma qualora venisse cambiata la
> sincronizzazione. Quindi l'eventuale ordinamento temporale potrebbe non
> valere piu' anche per eventi legati causalmente tramite messaggeri che
> viaggiano a velocita' subluminale. Ma questi sono formalismi di scarso
> interesse.
Quindi stai ammettendo la possibilita' di utilizzare trasformazioni
piu' generali di quelle di Poincare' (Lorentz + traslazioni spaziali e
temporali).
In pratica mi sembra di capire che stai ammettendo di voler studiare
lo spaziotempo piatto
anche con metriche non diagonali e punto-dipendente, frutto di
trasformazioni non lineari del tipo
(t,x) che va in (t'=t'(t,x),x'=x'(t,x)).
In tal caso concordo sul fatto che non ha molto senso fisico
l'ordinamento temporale di due eventi.
Ma credo per motivi diversi dai tuoi. Cerco di spiegarmi sperando di
non dire fesserie.
In generale non ha senso dare significato fisico ad una sola delle
coordinate spaziotemporali, separandola dalle altre,
se la metrica in questione non e' almeno fatta di due blocchi: uno 1x1
con la variabile in questione e l'altro 3x3 con le altre variabili.
Se la metrica in questione ha una coordinata che vive in un blocco 1x1
della metrica si puo' dare
allora almeno in parte significato fisico alla sola variabile
separandola dalle altre.
Perche' solo in parte?
Perche' tale interpretazione fisica sara' invariante nel passaggio da
un sistema di coordiante all'altro
solamente per trasformazioni che lasciano la metrica nella forma di
due blocchi 1x1 e 3x3.
Ad esempio nella usuale metrica Lorentziana nella base diagonale ha
senso dare
significato fisico separato alle coordiante spaziali e temporali se ci
ristringiamo ad osservare la fisica
in sistemi legati da trasformazioni di Poincare' (che poi sono i
vecchi sistemi inerziali).
In questo senso descrivere la fisica in una classe ristretta di
possibili sistemi inerziali in cui la metrica e' quella piatta
e' vantaggioso perche' permette di stabilire relazioni utili, semplici
ed intuitive che hanno validita'
in quella classe di sistemi.
Una di queste relazioni e' la relazione temporale tra causa ed effetto
di eventi timelike separati: se ti limiti a descrivere i fenomeni che
osservi in sistemi inerziali avrai sempre che per tali eventi la causa
segue temporalmente l'effetto.
Per eventi spacelike separati? Avrai che l'ordinamento temporale
dipende dal sistema di rifermento.
Ma finche' non ci sara' l'evidenza sperimentale che in un sistema di
riferimento in cui la metrica e' piatta
puo' accadere che la causa venga temporalmente dopo l'effetto
non c'e' ragione per ritenere che esistano messaggeri superluminali
che uniscono punti spacelike.
Intendo dire che la relazione causa-efeto ordinamento temporale non va
cambiata
(perche' funziona, perche' semplice e perche' intuitiva) finche' non
ce ne sara' motivo sperimentale nel senso di cui sopra.
[...]
> La mia ipotesi e' che l'ordinamento causa effetto sia sempre dato dalla
> direzione del vettore quantita' di moto associato al "messaggero" ("sempre"
> sta a significare "per ogni tipo di messaggero", cioe' sia per quelli che
> viaggiano a velocita' subluminali che per gli eventuali messaggeri
> viaggianti a velocita' superluminali, e anche per la luce).
Puo' essere una cosa interessante da approfondire.
per esempio ipotizzando che esistano dei messaggeri superluminali
cosi'
di botto ti direi che mi aspetterei effetti di instabilita' (per via
del segno sbagliato di E^2-p^2) e problemi
con l'unitarieta' dell'evoluzione temporale. Ne sai nulla al riguardo?
Ciao.
Received on Wed Aug 01 2007 - 10:19:18 CEST
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