Soviet_Mario ha scritto:
> Come da titolo, esiste una granularit� del tempo ?
>
> Non mi riferisco tanto al fatto che sia misurabile .... da cosa poi ?
> Quanto solo al fatto che la teoria la preveda.
>
> Provo a spiegare meglio donde questo dubbio : virtualmente ogni aspetto,
> grandezza osservabile (o meno) fisica � "quantizzata".
>
> Se il tempo fosse l'unica grandezza fondamentale (lo � ?) non
> quantizzata ma realmente continua, perch� dovrebbe essere l'unica
> eccezione ? In cosa si differenzierebbe concettualmente da altre
> variabili (non so cosa sto chiedendo di preciso, qui) ?
Ciao Soviet_Mario!
La possibile granularit� del tempo fu ipotizzata gi� nella Grecia
classica da alcune correnti dall'atomismo e poi nel Medio Evo da alcuni
filosofi naturali arabi. Alla fine dell'800 Poincar� proponeva che per
una eventuale discretizzazione del tempo si potesse far riferimento alla
minima quantit� di tempo che consente di distinguere fra due stati di un
sistema.
Sia nel Modello Standard sia nella Relativit� Generale il tempo �
trattato come continuo; tuttavia credo che, come fanno notare
Casagrande, Recami e molti altri, ci siano due approcci profondamente
diversi per introdurre l'eventuale discretizzazione del tempo. Il primo
approccio consiste nell'assumere che il tempo non sia continuo ma un
lattice discreto monodimensionale; il secondo invece consiste nel
considerare il tempo come un continuo in cui gli eventi si svolgono
"discontinuamente" in istanti discreti di tempo.
Per quanto riguarda il primo approccio, che � quello pi� tentato fin dal
1930, � secondo me degno di nota il lavoro di Caldirola svolto dal 1969
al 1980 circa, in cui viene introdotto un cronone del valore di 2*10^-23
s. Dicevo degno di nota perch� Caldirola sviluppa una teoria
dell'elettrone immerso in un campo alternativa a quella di Dirac che
risolve alcuni problemi di quest'ultima e si presta ad un sorprendente
sviluppo di una QM "retarded" (non relativistica) che a sua volta spiega
la decoerenza e risolve il problema della misura. Correzioni alla teoria
di Dirac utilizzando un cronone sono state proposte anche da David
Finkelstein e Andrei Galiautdinov (
http://arxiv.org/abs/hep-th/0106273).
Proprio pochi giorni fa, il 23 luglio 2007, � apparsa sugli arxiv una
versione aggiornata di un articolo di Recami e Farias del 1997 dove si
affrontano esattamente i temi da te proposti e che ho sintetizzato al
massimo per una rapida panoramica (ovviamente da approfondire).
Nell'articolo trovi anche i riferimenti a Casagrande e Caldirola
(all'articolo apparso nel Nuovo Cimento).
Introduction of a Quantum of Time ("chronon"), and its Consequences for
Quantum Mechanics
Authors: Ruy A. H. Farias, Erasmo Recami
(Submitted on 27 Jun 1997 (v1), last revised 23 Jul 2007 (this version, v3))
http://arxiv.org/abs/quant-ph/9706059
"Abstract: In this review-article, we discuss the consequences of
the introduction of a quantum of time tau_0 in the formalism of
non-relativistic quantum mechanics (QM) by referring ourselves in
particular to the theory of the "chronon" as proposed by P.Caldirola.
[...] In this sense, discretized QM is much richer than the ordinary
one. When the density matrix formalism is applied to the solution of the
measurement problem in QM, very interesting results are met, so as a
natural explication of "decoherence"."
Per finire, concludo anche citando la teoria di Barbour, un fisico pi�
machiano dello stesso Mach :-), la teoria di Platonia, in cui il tempo �
una grandezza illusoria e non esiste fisicamente (una esposizione
divulgativa, a mio avviso stimolante nonostante la teoria non mi piaccia
per niente, si trova ne "La fine del tempo", Julian Barbour, Einaudi).
Ciao,
Paolo
Received on Fri Jul 27 2007 - 18:37:29 CEST