Buco nero all'ingrasso di soli elettroni

From: Soviet_Mario <Soviet_at_MIR.CCCP>
Date: Mon, 16 Jul 2007 12:34:58 GMT

Voglio sottoporvi una bizzarra serie di dubbi :
Ammettiamo di considerare un buco nero neutro e statico (non
rotante, non so manco se esistano, ma probabilmente come ente da
trattare col calcolo dovrebbe essere pi� semplice per gli
addetti ai lavori), di massa appena superiore alla soglia minima
teorica per avere appunto il collasso.
Intendo dire che se la stella "madre" fosse stata poco pi�
leggere sarebbe "morta" diventando un corpo di neutroni senza
collassare.
Ammettiamo che questo buco nero sia "neonato", ossia non abbia
ancora avuto modo di crescere.

Ora comincia l'ipotesi bizzarra.
Ammettiamo che questo buco nero venga fatto crescere inviandogli
esclusivamente fasci beta- (elettroni).

Cosa accadr� se l'accrescimento viene protratto a tempo indefinito ?

Ho pensato alcune cose incomplete, che espongo. Prima due ovviet�
* gli elettroni apportano massa (effetto "stabilizzante" sul
buco nero)
* gli elettroni apportano carica elettrica di segno costante
(effetto "destabilizzante" ... presumo)

Quel che mi sono chiesto � se questo rapporto carica/massa
dell'elettrone sia tale da dare di per s� stesso un contributo
stabilizzante o destabilizzante (ovviamente assumendo di partire
da un buco nero inizialmente neutro)
Mi sono detto che la risposta non pu� avere molto senso, perch�
col progredire dell'aggiunta, il buco nero sar� sempre pi�
elettricamente negativo.
Ho pensato che la sua massa crescer� pi� lentamente della sua
carica, ma questa � solo una sensazione, dovuta al fatto che
sono solito considerare l'elettrone avente un rapporto
carica/massa molto alto, qualunque cosa ci� possa voler dire.

inizialmente quindi l'effetto della carica sar� basso, perch� il
buco nero � come una specie di condensatore scarico, e c'� posto.
Ma proseguendo indefinitamente mi sono detto che prima o poi
dovr� arrivare un punto in cui l'aggiunta di elettroni diventa
sempre pi� destabilizzante, perch� l'effetto della repulsione
elettrostatica interna supera sempre pi� il lento incremento di
massa.

Ecco allora gli scenari.

1) giunge un punto in cui, pur rimanendo insieme, unito, il buco
nero, respinge cos� fortemente ulteriori elettroni che diventa
impossibile aggiungerne altri. Si potrebbe pensare di aumentare
l'energia cinetica dei fasci beta sino a renderli sempre un po'
pi� energetici della forza repulsiva del "povero" buco nero, e
fargliene ingoiare altri, regolando la forza incidente.

2) ammettendo che il punto precedente sia irrilevante e/o che si
ricorra al trucco citato, sarebbe possibile rendere il buco nero
cos� instabile da disgregarsi ? Se si, ammettendo di essere
partiti dal pi� piccolo (leggero) buco nero stabile concepibile
e auto-collassato, quanti elettroni ci sarebbero voluti per
innescare la sua "distruzione" ?


3) Se la risposta precedente � si ... di che tipo di esplosione
si tratterebbe ?
Qui ammetto di non avere alcuna idea neppure vaga sul cosa
potrebbe succedere. L'idea dell'esplosione totale che disperde
tutta la materia per� non mi sembrerebbe molto verosimile.
Sarebbe possibile che il buco nero espellesse da altre direzioni
non soggette a pressione di irraggiamento con elettroni soltanto
la quantit� minima strettamente sufficiente a ripristinare un
certo equilibrio ?
Vabb�, finite le idee strane, ora aspetto considerazioni pi�
realistiche
ciao
Soviet_Mario
Received on Mon Jul 16 2007 - 14:34:58 CEST

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