"Paolo Brini" <paolo.brini_at_iridiumpg.cancellacom> wrote in message
news:65sli.172$OZ3.63_at_nntpserver.swip.net...
> Bruno Cocciaro ha scritto:
>
> >> all'interno della comunit� scientifica mainstream questo consenso �
> >> unanime;
> >
> > non riesco proprio a capire su cosa basi tale convinzione
>
> Ciao Bruno,
>
> la baso sulla conoscenza di quanto pubblicato. Ovviamente, vista
> l'enorme quantit� di ricerche in ogni settore della fisica, qualcosa pu�
> sempre sfuggire. Se conosci ricercatori che sostengono la validit� del
> tuo modello o la possibilit� di estrarre energia dal vuoto, citali pure.
Beh, il "mio" modello credo proprio che lo conosca pochissima gente. Ad ogni
modo mi e' capitato di leggere articoli nei quali vengono affermati alcuni
aspetti di quanto dico. Puo' darsi che qualcuno abbia raccolto tali aspetti
in maniera organica come ritengo di aver fatto io. Se c'e' qualcuno che lo
ha gia' fatto non ne sono a conoscenza.
Uno di questi articoli l'ho gia' citato: V. Scarani, W. Tittel, H. Zbinden
and N. Gisin, "The speed of quantum information and the preferred frame:
analysis of experimental data", Physics Letters A 276(1): 1 - 7, 10 November
2000, arXiv.org:quant-ph/0007008.
Scarani e al. mettono su un esperimento teso alla verifica proprio di cio'
che propongo nel "mio" modello (l'esperimento originale immagino avesse
altro scopo, ma, nell'articolo citato, i dati dell'esperimento vengono
utilizzati proprio allo scopo di testare la validita' di un modello che
ipotizza l'esistenza di un riferimento privilegiato per i tachioni). Il mio
e' fra virgolette in quanto Scarani e al si rifanno ad una teoria che non e'
certo mia. Ho gia' espresso la mia opinione sulla analisi teorica che
presentano a supporto del loro esperimento. Proprio quell'analisi teorica
e', a mio modo di vedere, il punto debole del loro articolo.
In sostanza, Scarani e al mettono l'apparato sperimentale in condizioni tali
che, se i segnali superluminali si propagassero in maniera isotropa nel loro
etere (e tale etere e' supposto essere il MBR frame), allora le correlazioni
dovrebbero scomparire.
Questo e', dal punto di vista sperimentale, *esattamente* quanto io propongo
di fare, con l'aggiunta che non abbiamo motivi per ritenere il MBR frame
come unico possibile candidato come etere dei tachioni.
Qualora tu ritenessi di catalogare gli autori sopra citati fra le 'frange di
sedicenti ricercatori che ancora provano a costruire una "macchina del moto
perpetuo"', ti faccio presente che alla pagina
http://www.gap-optique.unige.ch/ c'e' la presentazione del gruppo. Le ultime
5 pubblicazioni sulla MQ di Gisin, che e' il "boss" del gruppo, comprendono
2 PRL e 1 Nature
(
http://www.gap-optique.unige.ch/Publications/LookUp.asp?Group=2).
Un altro articolo in cui ritrovo parte delle cose da me sostenute e'
Kowalczynski "Critical Comments on the Discussion about Tachyonic Casual
Paradoxes and on the Concpt of Superluminal Reference Frame", Int. Jour. Th.
Phys. 23, 1, pp. 27-60 (1984):
"After the publication of the work by Bilaniuk et al. (1962) an avalanche of
contribution on tachyons followed.
[...]
The trouble related to those problems has been the source of a great
diversity of opinions and of fierce disputes. Besides, what is worse, the
literature is infested with a large number of childish works, with long
sequences of publications repeating the same ideas and even with
intrinsiclly contrdictory papers. In that chaos both interesting and
blilliant ideas (though sometimes shocking from the contemporary point of
view) as well as voices of reason get lost." pp. 27-28;
Questo passo l'ho riportato per dire che l' "unanime consenso" io non lo
vedo.
"Were tachyons discovered and it occurred that the experiment analogous to
the Michelson-Morley one could be realized, its result would decide either
in favor of the tachyonic ether hypothesis or against it; however, today we
cannot conclude as to that result. Nevertheless, the fact that the tachyonic
ether hypothesis eliminates in exceptionally simple way the known causal
paradox as well as the result obtained by Plebanski should be warning for
the enemies of the ether idea." pp.39-40
La "exceptionally simple way" per eliminare i paradossi causali tramite
l'introduzione di un riferimento privilegiato per i fenomeni superluminali
e' un punto sul quale concordo totalmente con Kowalczynski. Io presento la
questione nell'appendice I del preprint del Dicembre 2005, Kowalczynski la
presenta alle pagg 34-39 con una dimostrazione che purtroppo non riesco a
capire (quindi non sono in grado di dire se la mia dimostrazione coincide
con la sua o meno). Dopo diversi tentativi ho sostanzialmente rinunciato. Ho
il sospetto che il problema sia all'inizio, quando si afferma:
"This section concerns the kinematics of the pointlike tachyons having
straight world lines (i.e., having constant velocity) in the flat space-time
M, which is infinite in every direction, homogeneous, spatially isotropic,
and has a determined past-future orientation."
In particolare la "spatially isotropic" e la "past-future orientation" io
non capisco cosa siano senza una definizione operativa a supporto.
Nel mio articolo ipotizzo che i tachioni si propaghino in maniera isotropa
in un dato riferimento R' (non nello spazio-tempo M, cioe' non nell'insieme
di tutti i possibili riferimenti legati fra loro da trasformazioni di
Lorentz) e do, nella nota 4, la definizione operativa di cio'. Per quanto
riguarda "passato e futuro", io ipotizzo che causa ed effetto siano sempre
connesse ad un qualche "messaggero" al quale sia sempre associato un vettore
quantita' di moto; la direzione di tale vettore e' la direzione dalla causa
verso l'effetto.
I passaggi per me oscuri della dimostrazione di Kowalczynski temo che siano
legati a cio' che egli intende con "spatially isotropic" e "past-future
orientation", pero' io non sono riuscito a capire cosa potrebbe intendere.
Riguardo alla possibilita' di estrarre energia dal vuoto, io non l'ho mai
sostenuta. Sei tu che sostieni che la sola esistenza di segnali
superluminali darebbe luogo a tale estrazione. Ritengo di aver mostrato un
chiaro errore nella dimostrazione che e' nella pagina
http://math.ucr.edu/home/baez/physics/ParticleAndNuclear/tachyons.html
quindi, per quanto mi riguarda, sono ancora al punto che non capisco su cosa
basi la convinzione che i tachioni siano necessariamente correlati
all'estrazione di energia dal vuoto.
> > La QFT non la conosco.
>
> Su questo punto non posso fare nulla; comunque l'incompatibilit� fra la
> teoria attualmente in voga e il tuo modello non pu� essere tralasciata.
ma a quale incompatibilita' ti riferisci? Me ne hai citate alcune e ritengo
di aver risposto nel merito a tutte. Quale e' l'incompatibilita' sulla quale
ritieni che non abbia risposto esaurientemente?
> Tu stesso dici che il principio di relativit� non si applica ai
> tachioni; ipso facto, tale principio cessa di essere un principio...
> Qui ti rimando alle obiezioni gi� avanzate da Valter Moretti in passato.
Non posso che ripetermi.
Il principio di relativita' continua a vale nella forma in cui e' sempre
stato valido (cioe' nella forma datagli da Galileo).
L'esistenza dei fenomeni sonori *non* invalida il principio di relativita'.
E' un fatto che, in un dato riferimento, un esperimento che coinvolge
fenomeni sonori ha un certo esito; in un altro riferimento, lo *stesso*
esprimento ha un *altro* esito. Questo fatto non invalida il principio di
relativita' in quanto, per quanto riguarda i fenomeni sonori, non siamo
"sotto coverta".
Per i tachioni che si propagano in un loro etere sarebbe la stessa identica
cosa.
Il fatto che una legge che tenga conto della velocita' del laboratorio
rispetto all'etere del suono, sarebbe in grado di descrivere i fenomeni
sonori in ogni riferimento, non saprei dire se ha a che fare con il
principio di relativita' o meno (mi parrebbe di no, ma non e' un punto di
centrale importanza). Ad ogni modo, anche qua sarebbe esattamente la stessa
cosa: una legge che tenga conto della velocita' del laboratorio rispetto
all'etere dei tachioni, sarebbe in grado di descrivere i fenomeni tachionici
(cioe', nella mia ipotesi, almeno i collassi delle funzioni d'onda) in ogni
riferimento. Cio' non toglie che, esattamente come per il suono, non si puo'
dire che se io posso sparare verso te un tachione che va a 1000 c allora tu
devi poter sparare verso me un tachione che va a 1000 c. Su tale ipotesi si
basa il paradosso di Tolman, e tale ipotesi cade se i tachioni hanno un
riferimento privilegiato.
> Ciao,
>
> Paolo
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Sat Jul 14 2007 - 10:27:01 CEST