Re: L'Evento esiste?

From: Paolo Brini <paolo.brini_at_iridiumpg.cancellacom>
Date: Mon, 16 Jul 2007 13:14:07 +0200

Bruno Cocciaro ha scritto:

> Uno di questi articoli l'ho gia' citato: V. Scarani, W. Tittel, H. Zbinden
> and N. Gisin, "The speed of quantum information and the preferred frame:
> analysis of experimental data", Physics Letters A 276(1): 1 - 7, 10 November
> 2000, arXiv.org:quant-ph/0007008.

Ciao Bruno,

l'articolo che citi non � a supporto del modello che proponi, anzi ne
rappresenta un'interessante confutazione. Inoltre appare chiaro, per una
serie di motivi gi� esposti anche da me, che il realismo locale non
trova spazio nell'analisi sperimentale degli autori, che affermano anzi
(il maiuscolo � mio):

"The introduction of a preferred frame (PF) is a way out of the first
class of problems, that would allow a realistic (OBVIOUSLY NON LOCAL)
description of the quantum measurement"

Ti faccio notare, anche se forse non ce n'� bisogno, che io ritengo non
il realismo insostenibile alla luce dei dati sperimentali degli ultimi
100 e passa anni (la meccanica di Bohm � un esempio di come si possa
costruire una teoria a variabili nascoste che preservi il realismo e
faccia le stesse previsioni della QM "ortodossa") ma il realismo locale.
Ritengo cio� che sia matematicamente dimostrato e sperimentalmente
confermato che nessuna teoria locale possa fare le stesse previsioni
della meccanica quantistica.

E ancora:

"An experiment can be easily conceived that falsifies a joint
hypothesis: suppose that there is a PF and that in the PF the speed of
quantum information is finite, though superluminal [12]. Then, if
quasi-simultaneity in the PF is achieved in an EPR experiment, the EPR
correlations should disappear. [...] HAVING OBSERVED STANDARD EPR
CORRELATIONS, we are able to set a lower bound for the speed of quantum
information [14] in any given frame".

Io ti ho citato esperimenti pi� raffinati (come grado di precisione) di
questo in cui nessun dato sperimentale emerso pu� essere usato a favore
del realismo locale; gli stessi dati sperimentali spingono ad aggiornare
verso l'alto il "lower bound". Quindi, una volta prese in esame le
insormontabili difficolt� teoriche nei confronti del modello che proponi
da parte delle teorie oggigiorno di moda, e mancando l'accettazione
sociale all'interno della comunit� scientifica, solo il ricorso ad
evidenze sperimentali pu� indurre a rivedere il tutto alla luce del tuo
modello.

> Questo e', dal punto di vista sperimentale, *esattamente* quanto io propongo
> di fare, con l'aggiunta che non abbiamo motivi per ritenere il MBR frame
> come unico possibile candidato come etere dei tachioni.

Certo, anzi, possiamo affermare che la radiazione di fondo non sia il
riferimento per l'etere di tachioni.

> Qualora tu ritenessi di catalogare gli autori sopra citati fra le 'frange di
> sedicenti ricercatori che ancora provano a costruire una "macchina del moto
> perpetuo"', ti faccio presente che alla pagina
> http://www.gap-optique.unige.ch/ c'e' la presentazione del gruppo. Le ultime
> 5 pubblicazioni sulla MQ di Gisin, che e' il "boss" del gruppo, comprendono
> 2 PRL e 1 Nature
> (http://www.gap-optique.unige.ch/Publications/LookUp.asp?Group=2).

Visto che le loro conclusioni sono esattamente in linea con le teorie
mainstream, e il loro studio dimostra ancora una volta come non si sia
acquisito NESSUN dato sperimentale a favore del realismo locale, come ti
pu� anche solo venire in mente che io possa attribuir loro simili
meriti? Certo trovo curioso che a difesa delle tue idee citi articoli
che invece confutano il modello che proponi.


Per il resto, inutile continuare a ripetere le stesse cose fino alla
noia, anche perch� molte ti appariranno chiare solo tenendo presente la
descrizione data dalla QFT; resto in attesa di vedere se emergeranno dei
dati sperimentali che possano riportare in auge il realismo locale e
dimostrare l'incompletezza della meccanica quantistica nel senso
sostenuto da Einstein, Podolsky e Rosen; e magari anche degli indizi
sull'esistenza dei tachioni, dell'etere e di un sistema di riferimento
assoluto e privilegiato. Fino a quando tali dati sperimentali non ci
saranno, e in considerazione di tutta la mole di evidenze fino ad oggi
raccolte che sono interpretate nel senso opposto, concludo la "critica
negativa" riportando una frase degli stessi autori che citi:

"To our knowledge, the introduction of a PF [preferred frame] is still
an intellectual tool (or trick)"

Passando invece ad una critica costruttiva, se veramente credi al tuo
modello perch� non tenti di realizzare o far realizzare gli esperimenti
che gi� hai in parte proposto? Perch� non tenti di calcolare il "lower
bound" teorico di propagazione in base alle caratteristiche dei tachioni?

Ciao,

Paolo
Received on Mon Jul 16 2007 - 13:14:07 CEST

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