Re: fisica delle particelle elementari
Piercarlo:
> Credo che la gente vada riabituata a considerare la prospettiva delle cose
> per quello che sono e non per quello che si vorrebbe fossero: diventare un
> fisico delle particelle valido � lo stesso che entrare in serie A o
> simili? Benissimo! Allora quella � la cima della pirmaide, non la base:
> non � facile arrivarci e non � facile neppure restarci. E soprattutto NON
> C'E' POSTO PER TUTTI. Alcuni, quale che sia la loro bravura, dovranno
> rinunciare alla scalata. E allora tanto vale valutare serenamente se le
> proprie capacit� non meritino degli sbocchi un po' pi� affidabili sul
> piano del reddito... Dopotutto viviamo una vita sola tutti quanti e non mi
> pare il caso di finire in miseria solo per aver inseguito troppo
> ostinatamente un sogno. Meglio essere realisti prima che dopo: costa meno.
Ciao Piercarlo!
Il tuo mi sembra un discorso ragionevole e se indurrai qualche studente a
pensarci, allora gli avrai reso un gran servizio! ;-)
Sempre Piercarlo:
> Sarebbe invece interessante che qualcuno pubblicizzasse un po' di pi� i
> posti apparentemente "normali" nell'industria che richiedono in effetti
> dei fisici professionisti a tempo piano (esattamente come esistono posti
> "normali" che richiedono matematici professionisti a tempo pieno).
Qui mi permetto di estendere la tua definizione in modo da includere anche i
servizi, cio� quella parte di terziario avanzato non connesso direttamente
alla produzione di beni, come per esempio una banca d'affari.
> Fisica e matematica sono non solo conoscenze fondanti ma anche
> *lubrificanti* il sistema industriale moderno: senza di esse non si va da
> nessuna parte neppure a piangere. Anche perch� molto spesso oltre che il
> fisico o il matematico in quanto tale serve soprattutto la sua "forma
> mentis" nell'analizzare e risolvere problemi che, francamente, per quel
> che ho potuto "sentire in giro", sono tutto tranne che meno stimolanti di
> quello della fisica delle particelle. Non condurranno forse al Nobel ma a
> dei buoni stipendi s�.
Corretto. E soprattutto ci sono settori in cui i fisici sono apprezzati e
ricercati. Trovo un peccato che nelle aule dei dipartimenti tutto questo non
si sappia e si viva ancora con la prospettiva di "o ricerca o niente". Credo
che una scelta di vita basata sulla conoscenza di possibili opportunit�
alternative concrete sia la cosa migliore.
transumante:
> Ci sono degli sbocchi occupazionali per matematici e fisici in
> azienda? Sicuramente, ma non mi si venga a dire che offrano gli stessi
> stimoli, o almeno si ammetta che ne forniscono di diverso tipo,,,sono
> un ripiego, a cui con il tempo ci si pu� abituare e si pu� imparare ad
> apprezzare gli aspetti positivi, non ultimo quello economico, ma
> questo che c'entra col discorso?
Sicuramente ci sono sbocchi intellettualmente stimolanti per i matematici e
i fisici, aspetto economico a parte. Quello che cambia nella sfida
intellettuale � che probabilmente non si studia pi� la natura e basta, ma
che ci sono altre variabili da tenere in considerazione, come per esempio il
fattore umano.
Capisco che si parli di ripiego, ma non sono d'accordo con la visione che
sotto sotto un fisico che ripiega si senta una specie di traditore della
causa, perch� anche questa pu� essere una scelta di vita fatta e mantenuta
con serenit�.
Penso che Piercarlo abbia aperto un dibattito molto interessante e lo
ringrazio. Vorrei approfondire la questione, anche perch� fino a pochi anni
fa non nego che la fisica delle particelle aveva un discreto fascino su di
me, ma ora ho poco tempo, quindi finir� di leggere i post e di rispondere
pi� avanti.
Received on Sat Jun 30 2007 - 20:22:56 CEST
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