Re: stratificazione nelle miscele di gas
archimede wrote:
> Forse allora mi sbaglio, � che avevo sentito che in certi locali per
> favorire la fuoriuscita di metano, in caso di perdite, si dispongono
> le vie di fuga in alto... (questo al limite si potrebbe provare a
> spiegarlo confidando sulla maggiore rapidit� di spostamento del metano
> verso l'alto, rispetto alla sua rapidit� di diffusione nell'aria, cosa
> da verificare, non so con quale modello che sia semplice al punto
> giusto).
Mi spiace ma o non ho capito la domanda oppure non ho visto la risposta
corretta e devo intervenire.
In presenza della gravita' e di SOLA diffusione molecolare qualsiasi gas
si "stratifica" e il gradiente verticale della densita' dipende dalla massa
molare. Con buona approssimazione la stratificazione di un gas non dipende
dalla presenza di altri gas. Il risultato e' che, in parole molto povere e
semplici ma intuitive, i gas piu' pesanti tendono ad accumularsi verso il
basso maggiormente di quelli leggeri. (Chi ha usato delle centrifughe ha
anche
diretta esperienza)
Il vapore d'acqua fino a quando rimane tale, in quanto gas non fa eccezione.
Nel caso ci si trovi anche all'equilibrio (temperatura costante), le
formule
che descrivono la stratificazione sono piuttosto semplici.
In atmosfera l'ipotesi di sola diffusione molecolare vale solo al di
sopra di
circa 100 km di altezza. Se tieni conto che l'atmosfera (almeno parti di
un certo rilievo scientifico e "umano") si estende oltre 1000km di
altezza, vedi
che la stratificazione dovuta alla diffusione molecolare ha interesse
anche in
atmosfera. Al di sotto di 100 km i moti atmosferici ma, in particolare, la
turbolenza tendono ad omogeneizzare tutto per cui la differenziazione dei
vari gas componenti non ha mai tempo di attuarsi. In ambienti
chiusi e NON ventilati cio', invece, puo' avvenire ed avviene realmente.
Daniele Fua'
UniRomaUno
Received on Wed Jun 27 2007 - 16:31:30 CEST
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