"marcofuics" <marcofuics_at_netscape.net> wrote in message
news:1182419831.099892.207300_at_w5g2000hsg.googlegroups.com...
> On 20 Giu, 18:12, "Bruno Cocciaro" <b.cocci..._at_comeg.it> wrote:
>
> Ma i tachioni secondo te quali proprieta' hanno?
Io ho supposto che abbiano le proprieta' minime indispensabili per
permettere la descrizione causale dei risultati degli esperimenti di Aspect
(la generalizzazione a situazioni analoghe, come quelle in cui lo stato
entangled e' costituito da piu' di due particelle, non dovrebbe essere
particolarmente problematica, e potrebbe dare luogo a sorprese tipo il fatto
che le correlazioni devono scomparire quando lo stato entangled e'
costituito da "tante" particelle) senza dare luogo a paradossi causali,
cioe':
1) ai tachioni *non e'* applicabile il principio di relativita' (tale
ipotesi e' necessaria per evitare paradossi causali). L'idea piu' semplice
e' che esista un riferimento privilegiato rispetto al quale i tachioni si
propagano in maniera isotropa, come l'aria per il suono. Potrebbero forse
esistere altre idee tali da rendere un qualche ente fuori dall'ambito del
PR, pur non esistendo un riferimento privilegiato per l'ente in questione.
Qualora esistessero, io non sono a conoscenza di idee del genere;
2) i tachioni sono i "mediatori del collasso della funzione d'onda", quale
che sia il significato delle parole messe fra virgolette. Con cio' si
intende, relativamente a stati entangled di due particelle, che all'atto
della misura della particella A parte, dal punto in cui e' stata misurata A,
un tachione che verra' ricevuto dalla particella B prima che su di essa
venga effettuata la misura. Il tachione "informa" la particella B sull'esito
della misura effettuata su A.
Queste ipotesi sono sufficienti per la descrizione causale di cui sopra.
Poi, poiche' sappiamo che, in un dato riferimento, i tachioni possono
viaggiare "indietro nel tempo", se ci si vuole interrogare sul significato
fisico di tali viaggi "indietro nel tempo", si puo' aprire un altro discorso
che ha a che fare con la convenzionalita' della simultaneita', con il fatto
che la "direzione temporale" non ha senso fisico, e, nell'ambito di tale
discorso, ho ipotizzato che ci sia sempre un qualche "messaggero" fra una
causa e il suo effetto (per esempio, nell'esperimento di Aspect, il
messaggero e' proprio il tachione che avverte B sull'esito della misura su
A), e che ad ogni messaggero sia sempre associato un vettore quantita' di
moto diretto sempre dalla causa verso l'effetto. Ho quindi ipotizzato che
anche al tachione si possa associare una quantita' di moto. Nell'ipotesi che
i tachioni si propaghino in maniera isotropa rispetto ad un riferimento
privilegiato R, posta la sincronizzazione standard in R, e detta betat*c la
velocita' dei tachioni in R, si ha, in R, betat=p*c/E, e, tramite
trasformazioni di Lorentz, si ottiene il quadrivettore (E'/c,p') nel
riferimento del laboratorio R'. Si puo' vedere che p' e' sempre diretto
dalla causa verso l'effetto (cioe', nel nostro esempio, da A verso B) anche
quando il tachione si propaga "indietro nel tempo", cioe' quando la sua
velocita' e la sua quantita' di moto hanno direzione opposta, cioe' quando
la sua E' e' minore di zero.
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Sun Jun 24 2007 - 21:43:04 CEST