Re: Nuovo esperimento sul teletrasporto: domanda.
Provo a rispondere ad alcuni dei passaggi...
On Jun 22, 10:10 pm, luh <luh_NOSP..._at_drl.it> wrote:
> g..._at_libero.it wrote:
>
> > no questo non e' vero: se conosci lo stato e' troppo facile, fai una
> > telefonata comunicando i numeri quantici e il tipo dall'altro lato lo
> > ricostruisce!
[cut]
la misura e' comunque distruttiva ed
> indispensabile per ricavare l'informazione che serve per ricostruire a
> distanza l'oggetto da "teletrasportare"
Lascio stare tutto quello che riguarda Star Trek e la fantascienza.
Adesso parlo di fisica contemporanea: non occorre conoscere lo stato
quantico di una particella per teletrasportarla.
>
> a meno che ovviamente non si riesca davvero ad acchiappare una
> particella e farla comparire da un'altra parte senza necessita' di
> saperne niente.
si e' esattamente cosi, ricorda pero che attualmente il teletrasporto
e' stato eseguito con particelle quantistiche ben diverse dagli
oggetti di cui parli tu (persone, autobus...)
>
> > una copia identica dello stato. Allora la meccanica quantistica
> > proibisce la creazione di una copia di un sistema il cui stato non e'
> > noto.
>
> scusa, ma sto' teorema mi sembra l'equivalente della scoperta dell'acqua
> calda .... ovviamente per clonare qualcosa *devo* conoscerne lo stato.
>
Be tanto banale, non dev'essere stato visto che ci hanno messo
cinquanta o sessant'anni a scoprirlo dopo la formulazione della
meccanica quantistica. E comunque si tratta di qualcosa di piu
profondo: e' legato alla linearita della meccanic quantistica (la
possibilita di fare sovrapposizioni di stati) e al principio di
indeterminazione. Direi che e' una delle essenze fondamentali della
meccanica quantistica. Ed e' alla base della crittografia quantistica.
Inoltre, provo a spiegarti quanto non sia banale: supponi che ho una
chiave di una porta che voglio duplicare, vado dal tipo che lo mette
nella macchina per duplicare. La macchina cosa fa? passa un bastoncino
sul profilo dell'originale e allo stesso tempo sagoma l'altra. Certo
cosi la chiave nuova potrebbe avere qualche difetto e infatti il tipo
poi la lima un po e a casa quando la proviamo all'inizio e' un po
dura. Se vogliamo avere una copia piu fedele dell'originale potremmo
pensare (non ho idea se esistono e come sono fatte, ma me le sto
immaginando) di usare un scanner con una risoluzione altissima per
ottenere una copia migliore. E se non siamo soddisfatti potremmo usare
un microscopio elettronico. In linea di principio in meccanica
classica non esiste un limite alla perfezione con cui puoi copiare uno
stato senza distruggere l'originale.
Finora ho parlato di un sistema classico, nel caso quantistico la cosa
e' piu' delicata: supponi di avere un atomo che puo stare in vari
livelli energetici o in una sovrapposizione di essi. Per "clonare" lo
stato devi conoscere un po lo stato e quindi inevitabilmente lo
perturbi e ne cambi lo stato. Il teorema dice che non puoi fare questa
operazione con precisione infinita, c'e' un limite alla fedelta con la
quale puoi clonare. Questo fu scoperto piu tardi da Buzek e Hillery
negli anni 90 e per creare la copia di un sistema con solo due livelli
atomici, la fedelta e' di circa 83%. Non si puo fare di meglio!
> > Fu dimostrato da queste personcine: W.K. Wootters and W.H. Zurek,
> > Nature 299, 802 (1982).
>
> adesso mi dirai pure che hanno acchiappato un qualche riconoscimento per
> un qualcosa che secondo il senso comune (notoriamente *in generale* non
> applicabile alla meccanica quantistica) e' di una ovvieta' sconcertante?
>
be' un Nature e' gia' un buon riconoscimento per un fisico teorico ;-)
Saluti
gadec
Received on Mon Jun 25 2007 - 10:33:05 CEST
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