Re: specchio a calamita

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Tue, 19 Jun 2007 20:30:14 +0200

Ettore ha scritto:
> Perch� se si magnetizza il ferro l'effetto termina col terminare della
> causa che lo ha prodotto, mentre se si magnetizza l'acciaio il
> magnetismo rimane permanente ?
Visto che non hai ancora avuto risposta, ci porovo io. Ti daro' una
descrizione semplificata e forse anche imprecisa, visto che non e' il
mio campo. Ma vuol dire che cosi' spingero' qualcuno a correggermi :-)

Se prendi un materiale ferromagnetico smagnetizzato, e lo guardi a
scala suff. piccola, vedrai che esso in realta' consiste di regioni
(dette "domini di Weiss") che sono completamente magnetizzate, ma in
direzioni diverse l'una dall'altra.
Il risultato e' che su scala macroscopica le diverse magnetizzazioni
si annullano.

Quando applichi un campo magnetico esterno, succede prima di tutto che
i domini orientati come il campo (magnetizzazione "favorevole")
aumentano di dimensioni a scapito di quelli orientati in modo
sfavorevole. Cio' accade in modo da tenere al minimo l'energia totale
del materiale.
Con campo molto intenso accade poi che la direzione di magnetizzazione
dei domini, se non era proprio parallela al campo, ruota fino a
diventare parallela. Ma questo e' un processo "difficile", per ragioni
che non sto a spiegare, e quindi lo trascuriamo.

Torniamo quindi al processo di ampliamento dei domini favorevoli.
Se il campo esterno diminuisce, il processo s'inverte, ma non proprio:
questo perche' l'espansione di un dominio puo' essere _reversibile_
oppure _irreversibile_. Nel primo caso si torna indietro con
facilita', nel secondo no.
Gia' da questo capisci la differenza tra i materiali "dolci" e quelli
"duri": i primi hanno domini che si espandono in modo piu' reversibile
dei secondi.

Ma che cos'e' che decide la reversibilita' o meno?
Diverse cose. Per es. la presenza di difetti nel cristallo, che
richiedono un'energia maggiore per essere superati dal confine del
dominio. Oppure il fatto che il materiale sia costituito da
microcristalli assai piccoli, il che rende difficile a un dominio di
crescere al di la' delle dimensioni di un microcristallo.
Percio' il modo di ottenere un materiale dolce o duro puo' consistere
nel trattamento termico, che modifica i difetti e le dimensioni dei
microcristalli; oppure nel creare regioni a diversa composizione
chimica, o forse altro che non so...
   

-- 
Elio Fabri
Received on Tue Jun 19 2007 - 20:30:14 CEST

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