Il 05/11/2018 23:11, LAB ha scritto:
> Per lo più, appunto, possono essere radioattive polveri depositate,
> altrimenti nel metallo stesso deve essere stato posto qualcosa di
> radioattivo (parti radioattive o scorie o metallo a sua volta
> contaminato) in fase di fusione.
Non è sempre così. Se bombardi con neutroni il cobalto-59 (che non è
radioattivo), ottieni cobalto-60 che è fortemente radioattivo. Vedi:
https://it.wikipedia.org/wiki/Attivazione_neutronica
Il processo di attivazione neutronica consiste nell'induzione
secondaria di radioattività in materiali sottoposti a un flusso di
neutroni, e avviene quando i nuclei atomici catturano i neutroni liberi,
diventando così più pesanti e passando a uno stato eccitato. Il nucleo
eccitato spesso decade immediatamente per l'emissione di particelle come
neutroni, protoni, oppure particelle alfa. La cattura neutronica, anche
dopo qualsiasi decadimento intermedio, spesso risulta nella formazione
di un isotopo instabile. Questi nuclei radioattivi possono esibire tempi
di dimezzamento che vanno da piccole frazioni di un secondo fino a molti
anni. Un esempio di questo tipo di reazione nucleare avviene nella
produzione dell'isotopo cobalto-60 all'interno di un reattore nucleare:
59_27_Co + n --> 60_27_Co
Il cobalto-60 decade per emissione di una particella beta
accompagnata da raggi gamma, diventando nichel-60. Questa reazione
avviene con un'emivita di circa 5,27 anni. Il fenomeno viene sfruttato
come sorgente costante e affidabile di raggi gamma impiegati in medicina
nucleare per la radioterapia con il cobalto-60.
Bye,
*GB*
Received on Wed Nov 07 2018 - 00:43:34 CET