Il giorno mercoled� 27 giugno 2012 00:31:35 UTC+2, Giorgio Pastore ha scritto:
> Mi piacerebbe avere qualche parere su questa tendenza che vedo
> diffondersi: dare rudimenti di cosmologia senza o con una versione
> bonsai di RG.
>
> Un esempio e' in questo articolo sugli archivi:
> http://arxiv.org/abs/astro-ph/0309756 . Pero' diversi libri
> introduttivi, pensati per corsi undergraduate americani seguono strade
> simili.
>
> A me lascia un po' perplesso perplesso. E' effetto dell' eta' ?
>
> Giorgio
Chi insegna cosa deve ottenere?
Se vuole che gli studenti abbiano una infarinatura alla buona, averne una vaga idea al solo scopo di utilizzare quella diecine di formulette e trovare quei 10 valori numerici, beh allora si. Ma chi sarebbero questi studenti?
Astrofisici? Dubito
Io la vedo cosi':
Ogni volta che assistiamo ad un fenomeno possiamo intervenire per produrne uno simile, leggermente modificato per capirne i fattori guida. Facciamo fisica sperimentale.... e magari siamo dei particellari, stato solido, chimici... etci etci
E' importante capire il perche' dei fenomeni, e siccome la cosmologia e' il fenomeno che per eccellenza non si puo' modificare, quello e' e te lo devi tenere.... a che pro studiarlo con una versione raffazzonata della teoria?
Che tuttavia la fisica classica non sia da buttare lo sappiamo, ma sappiamo anche che con la fisica classica e l'espansione dell'universo lo studente prima o poi inciampera' nel famoso palloncino che si gonfia: giocoforza gli dovrai insegnare che la RG spiega le cose in maniera diversa!
Received on Mon Jul 02 2012 - 12:55:16 CEST