Re: lagrangiana non locale

From: Valter Moretti <vmoretti2_at_hotmail.com>
Date: Tue, 12 Jun 2007 00:35:05 -0700

On Jun 11, 10:54 pm, argo <brandobellazz..._at_supereva.it> wrote:
> Ciao a tutti.
> Tipicamente partendo da una teoria locale (intendo cioe' una densita'
> lagrangiana costruita attraverso un numero finito di polinomi di
> campi e loro derivate) passando per i vari loop della toria
> perturbativa si approda ad specie di teoria efficace altamente non
> locale e con il running degli accoppiamenti.
> Perche' non si prova dunque a lavorare sin dall'inizio con teorie non
> locali? E' un problema di rinormalizzazione?
>
> Grazie, e saluti.


Non saprei se � un problema di rinormalizzazione...In linea di
principio si potrbbe partire direttamente da lagrangiana non locali (e
in qualche situazione si fa anche qualcosa di simile (pensa alla
teoria di Liouville in conformal quantum field theory)), ma in
generale sono lagrangiane piuttosto difficili da "inventare", tieni
conto che uno vuole che siano invarianti di Poincar�, abbiano certe
cariche conservate, l'invarianza di gauge e tutto il resto... Se si
parte da una teoria locale che ha queste propriet� a livello classico
e si procede con la teoria perturbativa, sotto opportune ipotesi,
queste propiet� rimangono valide anche quando passi alla teoria
efficiace non locale...altrimenti � difficile imporle.

Ciao, Valter
Received on Tue Jun 12 2007 - 09:35:05 CEST

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