Re: Paradosso di Gibbs

From: argo <brandobellazzini_at_supereva.it>
Date: 11 Jun 2007 15:33:00 -0700

On 9 Giu, 13:33, "Manny" <mann..._at_libero.it> wrote:
> St� approfondendo lo studio della termodinamica statistica, in particolar
> modo rivolto alla determinazione dell'entropia residua a 0K.
> Sull'articolo in inglese, in un paio di casi parla del paradosso di Gibbs e
> non ho capito bene su cosa si basa. Sul mio libro di testo (chimica fisica,
> Atkins) l'argomento non � trattato e su internet non ho trovato molto, se
> non calcoli in iperspazi, ovvero una vista quantomeccanica.

Molto difficile visto che e' un puro effetto quantistico

> Qualcuno di voi saprebbe spiegarmelo da un punto di vista della
> termodinamica statistica? Mi basta anche solo il principio alla base del
> paradosso, giusto per capire(nell'articolo fanno l'esempio dell'azoto con
> S=k*ln 2, e forse un'idea me la sono fatta)

Il fatto e' che molta della meccanica statistica si basa sul conteggio
degli stati microscopici di un sistema che corrispondono allo stesso
stato macroscopico. Classicamente ci si aspetterebbe ad esempio che
scambiare tra loro due particelle identiche nello spazio delle fasi ci
porti ad un nuovo stato microscopico che lascia immutato lo stato
macroscopico. In realta' non e' cosi perche' in meccanica quantistica
lo scambio di due particelle identiche non produce un nuovo stato
(microscopico): per un sistema di N particelle identiche si tiene
conto di questo fatto facendo il conteggio degli stati microscopici
classicamente e dividendo il risultato per N! che e' proprio il numero
delle permutazioni delle N particelle. N! ci dice quante volte abbiamo
contato come diverso lo stesso sistema.
Ciao.
Received on Tue Jun 12 2007 - 00:33:00 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Sun Nov 24 2024 - 05:10:16 CET