Re: Dimensioni dell'universo

From: dumbo <_cmass_at_tin.it>
Date: Fri, 1 Jun 2007 12:49:50 +0200

"Piercarlo" <ramukreip_at_yahoo.it> ha scritto nel messaggio
news:f3kigt$61t$1_at_nnrp-beta.newsland.it...
> Elio Fabri ha scritto:
>
> > il termine cosmologico sembra necessario per spiegare le
> > osservazioni, e nessuno ha idea di come lo si possa spiegare a sua
> > volta.

> Son contento che almeno qualcuno lo dice chiaro. A sentire in giro
> sembra che questa specie di "antigravit�" sia stata accettata come
> bere un bicchier d'acqua

e infatti, perch� mai la costante cosmologica L
dovrebbe stupire? C'� un teorema di

Lovelock, D. (1971) "The Einstein tensor and its generalization"
J.Math.Phys. 12, 498 - 501

Lovelock, D.: (1972) "The four dimensionality of space and
the Einstein tensor " J. Math. Phys. 13, 874 - 6

secondo cui non c'� alcun motivo teorico per porre L = 0,
anzi !

Del resto, un grande numero di fisici ha tranquillamente
lavorato con L=/= 0 ben prima delle recenti osservazioni
sull'espansione accelerata. La scelta di Einstein (del 1931)
di rifiutare L era sua e di molti altri, ma non � mai stata
condivisa da tutti. Per esempio Eddington e Lemaitre si
sono sempre battuti (per ragioni diverse) a favore di L,
e cos� tanti altri nei decenni successivi. Nel lontano
1968 P.G. Bergmann propose una teoria
con L non solo diversa da zero, ma addirittura variabile
nello spazio e nel tempo (non ho il riferimento qui; sono
quasi sicuro che fosse sull' International Journal of
Theoretical Physics).

Tra parentesi: per onorare chi lo merita, vorrei citare
questo breve articolo:

Leonard, S. & Lake, K. (1995) Astrophysical Journal,
vol. 441, L55

dove su base osservativa si propone il valore
L ~ 10 ^ ( - 56 ) cm ^ ( - 2 )

che � proprio il valore annunciato (tre o quattro anni
dopo) dal team delle supernove.

> non si spiega come mai questi pugni siano ora particolarmente
> "indolori"...quando, imho, dovrebbero essere dei veri e propri
> tritaossa. E' come se all'epoca dell'introduzione della costante di
> Planck si fosse presa quest'ultima come un altro innocuo numerino da
> infilare nei calcoli. Nulla di cui preoccuparsi insomma...

Non condivido il paragone. La costante di Planck cambia
profondamente la fisica; invece, come dicevo sopra citando
il teorema di Lovelock, L non � affatto un' intrusa nella RG,
ma una presenza naturale; L non cambia le basi concettuali
della RG, rende solo i calcoli pi� lunghi, e di conseguenza
pu� anche non piacere, questo fatto per� riguarda la psicologia
( meglio ancora: la pigrizia :-) ) umana, non la fisica.

bye
Corrado
Received on Fri Jun 01 2007 - 12:49:50 CEST

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