(unknown charset) Re: L'origine della vita
Soviet_Mario ha scritto:
Condivido praticamente tutto di quanto hai scritto, ma fammi aggiungere lo
stesso qualcosa.
...
>>> > >> No, questo =C3=A8 evidente a chiunque abbia occhi per vedere.
>> > >
>> > > Purtroppo no e la tua insistenza e' irrazionale. Esistendo un insiem=
e non
>> > > nullo di scienziati credenti, come tu stesso dimostri in piu' parti,=
non
>> > > ci puo' essere contraddizione tra scienza e fede a meno di ritenere =
questi
>> > > scienziati come di serie B e dunque non in grado di accorgersi della
>> > > eventuale contraddizione con la quale convivono. E' questo che ti co=
ntesto
>> > > e a questo non hai risposta come hai gia' dimostrato ampiamente.
Qui sopra il Nostro continua a far finta di non capire che il mio discorso
non verte affatto su una pretesa contraddizione logica (valutata poi
all'interno di chiss=C3=A0 quale ipotetico sistema teorico?), bens=C3=AC di=
una
incompatibilit=C3=A0 "di fatto" tra cultuta scientifica (e cultura tout cou=
rt)
da intendersi in senso statistico e am=C3=A8piamente dimostrata dai
numerosissimi studi statistici effettuati a pi=C3=B9 riprese in tutto il mo=
ndo
occidentale e, come ho mostrato, anche nel nostro Paese.
La correlazione c'=C3=A8, =C3=A8 forte, ed =C3=A8 innegabile (sulla sua int=
erpretazione,
sulla quale tu preferisci non entrare ho delle idee abbastanza precise,
che mi riservo di esporre dopo). Sul piano statistico =C3=A8 esattamente lo
stesso tipo di correlazione che c'=C3=A8, a esempio, tra l'abuso di alcool =
e la
cirrosi epatica, tra il fumo e la tendenza a sviluppare tumori ai polmoni,
tra la povert=C3=A0 materiale e la tendenza femminile (anche maschile in am=
bito
minorile) a prostituirsi. In tutti questi esempi esistono chiaramente
degli insiemi non vuoti alla "Jon Lester way": esistono fumatori (anche
incalliti, vedi Marco Pannella) che arrivano a venerande et=C3=A0 senza
sviluppare tumori ai polmoni, esistono forti bevitori che non sviluppano
nonostante il loro stile di vita la cirrosi epatica ed esistono povere che
non si prostituiscono.
Tutto ci=C3=B2 secondo la mentalit=C3=A0 "scientifica" del nostro Jon Leste=
r
dovrebbe dimostrare inoppugnabilmente i seguenti fatti:
a) bere alcool non =C3=A8 (statisticamente) incompatibile con lo stato di
salute del nostro fegato e =C3=A8 sbagliato (irrazionale) ritenere che
"predisponga" alla c.e.;
b) fumare non =C3=A8 (statisticamente) incompatibile con lo stato di salute=
dei
nostri polmoni e =C3=A8 sbagliato (irrazionale) ritenere che "predisponga" =
al
tumore ai polmoni;
c) essere poveri non =C3=A8 (statisticamente) incompatile con determinati
presupposti morali e =C3=A8 sbagliato (irrazionale) ritenere che "predispon=
ga"
all'esercizio della prostituzione.
Mutatis mutandis...
> > Scusa, Jon Lester, ma ti risulta che quando uno diventa
> > scienziato gli facciano firmare qualche documento laddove si
> > impegna ad applicare la rigorosa logica scientifica anche nella
> > sua vita privata ?
Eh gi=C3=A0, non mi risulta che nessuno firmi niente del genere :) .
> > Se non =C3=A8 cos=C3=AC, quel poi che uno fa nella vita
> > privata non dimostra granch=C3=A9 in nessun senso (salvo appunto il
> > significato statistico medio, che denota qualche forma di
> > correlazione su cui non ho voglia di ragionare).
In effetti non =C3=A8 difficile dire qualcosa, di sensato IMHO, sulla quest=
ione:
"Perch=C3=A9 esistono scienziati (anche bravi, anche di fama) credenti"?
Intanto perch=C3=A9 alla relegione si =C3=A8 educati, in maniera pi=C3=B9 o=
meno intensa
a seconda dell'ambiente familiare o sociale in cui si vive, sin da
piccoli. Si diventa credenti, per via dell'indottrinamento ideologico
perseguito istituzionalmente sin dalla pi=C3=B9 tenera et=C3=A0, molto, ma =
molto
tempo prima di divenire scienziati e di sviluppare la tendenza crtitica
razionale o di esercitare l'atteggiamento scettico di cui parla J. L.
Quindi tutti (o quasi tutti), anche coloro che in futuro diventeranno atei
o agnostici, cominciano con il ricevere (direi meglio subire) un
indottrinamento religioso (da noi il cattolicesimo, in altri Paesi la
forma religiosa col=C3=A0 dominante), dal quale in seguito faranno comunque
fatica (perch=C3=A9 dovranno porsi in contrasto con pregiudizi radicati a
livello sociale e familiare).
Inoltre lo sviluppo della tendenza ad accettare acriticamente in tenera
et=C3=A0(come verit=C3=A0 di fede) una serie numerosa di dogmi e affermazio=
ni non
sostenibili sul piano razionale, crea un ambito specifico (quello
religioso appunto) in cui l'individuo spesso tender=C3=A0 a non applicare l=
e
facolt=C3=A0 razionali e l'indagine critica. E' esattamente l'atteggiamento=
che
contestavo al credente Chicco 83 in uno dei miei post d'apertura: "Trovo
singolare in questo modo di porre la questione lo "spegnimento" selettivo
dell'atteggiamento critico e razionale che avviene nel momento in cui si
evoca la parola "Dio".
Last but non least le religioni, da sempre, esercitano un'incomparabile
funzione nel cercare di introdurre una semantica nel reale, tentando di
dare senso al non-senso del Mondo e di rispondere come possono al problema
della morte.
Non si tratta di una cosetta di poco conto.
Molti individui pur di beneficiare, consciamente o inconsciamente, del
potente effetto sedativo e ansiolitico proprio delle credenze religiose,
non hanno problemi a spegnere selettivamente la ragione e ad accettare
come vero ci=C3=B2 che =C3=A8 assolutamente inaccettabile e insostenibile s=
ul piano
razionalee ("Credo quia absurdum", diceva Tertulliano).
> > Quindi uno scienziato, anche di serie A, =C3=A8 liberissimo di essere
> > incoerente nella sua vita privata. Se vive meglio, lo invidio.
...
Lo invidio anch'io.
...
> > Imho la vedo un po' come una specie di compartimenti stagni (non
> > voglio dire idiosincrasia),
...
Perfetto!... compartimenti stagni.
> > ma d'altra parte penso che viva pi=C3=B9
> > sereno, e se potessi imitarlo, penso che vorrei riuscirci.
> > Purtroppo non ci riesco, ed =C3=A8 un mio problema.
Sottoscrivo pienamente.
...
>> > > Scusa il piccolo escamotage che ho usato per ottenere questi dati. I=
l
>> > > primo e' certamente di parte e ampiamente discutibile (le posizioni =
della
>> > > CGIL sono ben note come del resto quel pamphlet non nasconde).
Lo studio non l'ha realizzato la Cgil, ma un professore di statistica
dell'Universit=C3=A0 di Roma.
>> > > Il secondo
>> > > link invece mi da' un'informazione sorprendente, ossia che tra gli
>> > > scienziati c'e' un numero non basso di credenti in una causa prima
>> > > (sembrerebbe circa il 30%!). Il che per delle persone che fanno dell=
o
>> > > scettiscismo uno strumento di lavoro e certo ignoranti non sono e' u=
n dato
>> > > decisamente confortante.
Il dato notevole =C3=A8 l'universalit=C3=A0 del fatto che tra gli scienziat=
i gli
atei e gli agnostici risultano in percentuale pi=C3=B9 che doppia rispetto =
alla
generalit=C3=A0 della popolazione.
...
> > ma certo che si pu=C3=B2 ! Nessuno ha mai detto che non si pu=C3=B2
> > riunire nella stessa persona un fervido credente e un grande
> > scienziato.
...
E men che mai lo ha sostenuto il sottoscritto.
...
> > L'unica cosa che =C3=A8 impossibile =C3=A8 che uno sia un grande
> > scienziato applicando nel lavoro lo stesso approccio che usa
> > come credente alla fede. Allora quello =C3=A8 impossibile. Ma nessuno
> > e nulla proibisce di cambiare abito e forma mentis due volte al
> > giorno per fare mestieri diversi.
Scusa se mi ripeto, ma ovviamente concordo :) .
...
> > Si osserva una (innegabile) correlazione positiva tra cultura
> > scientifica ed agnosticismo, qualunque cosa ci=C3=A0 significhi.
...
In breve significa che lo sviluppo delle facolt=C3=A0 e dell'attegiamento
critico e razionale allontana (statisticamente ancora una volta) dalle
verit=C3=A0 di fede che sono acritiche e irrazionali.
> > Il
> > punto =C3=A8 che cosa ci=C3=B2 significhi esattamente non =C3=A8 evinci=
bile in
> > modo intrinseco e automatico dalla statistica stessa. Volerlo
> > evincere =C3=A8 sforzare l'interpretazione dei dati.
Tutte le statistiche vanno interpretate altrimenti non darebbero alcuna
luce sui fenomeni cui si riferiscono; il punto =C3=A8 stabilire se una
specifica interpretazione =C3=A8 corretta, parzialmente corretta o del tutt=
o
infondata.
Saluti,
Aleph
--=20
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Moderatore -> Aniello Saggese <saggese_at_unisa.it>
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