Re: Come aumenta l'accelerazione?

From: Wakinian Tanka <wakinian.tanka_at_gmail.com>
Date: Tue, 27 Nov 2018 15:39:28 -0800 (PST)

Il giorno martedì 27 novembre 2018 18:45:02 UTC+1, LuigiFortunati ha scritto:
>
> Wakinian Tanka sabato 17/11/2018 alle ore 23:56:56 ha scritto:
> > Nella realta', nulla avviene istantaneamente...
>
> E' vero che nulla avviene istantaneamente (se per istantaneamente
> s'intende in un tempo zero),





Si, si intende quello, piu' precisamente si intende un /intervallo/ di tempo uguale a zero. Scrivo questo perche' la locuzione ”in un tempo zero", qualcuno potrebbe intenderla "all'istante di tempo t = 0" il che e' molto diverso perche' l'istante t = 0 lo si puo' *sempre* definire, cambiando l'origine dei tempi. Ma quello che invece e' importante in fisica e' "l' intervallo di tempo" cioe' le differenze tra due istanti di tempo: ∆t = t₂ - t₁, esattamente come, nel caso dello spazio, quello che conta e' la differenza tra le coordinate dei punti: ∆r = (x₂ - x₁, y₂ - y₁, z₂ - z₁).

> perché sia la velocità e sia
> l'accelerazione sono funzioni del tempo




Il fatto che siano "funzioni del tempo" non ti assicura, dal punto di vista matematico, che non possano subire variazioni istantanee; conosci le "funzioni a scalino"? Diciamolo meglio: le funzioni che rappresentano grandezze fisiche, di solito sono continue (e anche derivabili) e quindi non subiscono variazioni in intervalli di tempo nulli. Ma questa non e' una "legge che piove dall'alto": e' semplicemente cio' che risulta dagli esperimenti (ci sarebbe molto di piu' da dire a proposito ma non voglio iniziare un nuovo ramo del thread).
>
> e, senza il tempo, esse non esistono.
>
Non l'ho capita, ma lasciamo perdere.
>
> Tuttavia, così come si può ricavare la velocità
> istantanea ponendola
> come limite della velocità al tendere a zero dell'intervallo di tempo
> (è quello che fa, con ottimi risultati, il calcolo infinitesimale),
> altrettanto si può fare con l'accelerazione.
>
Infatti si fa.
>
> E lo si può fare con più facilità perché l'accelerazione (a differenza
> della velocità) è proporzionale alla forza (secondo principio).
>

Mi dispiace ma questo non c'entra nulla. Tu stavi discutendo un concetto /matematico/: il concetto di limite, quindi la forza non ci incastra niente.
>
> E allora possiamo fare così.
> Misuriamo l'accelerazione (media) della caduta della mela dal ramo fino
> a terra e troviamo che è uguale a 9,8 m/s^2, poi misuriamo
> l'accelerazione nel tratto che va dal ramo a metà della caduta e
> troviamo che l'accelerazione è la stessa.
> Poi diminuiamo sempre di più il tratto osservato (e misurato) e
> troviamo che è sempre uguale a 9,8 m/s^2, così possiamo stabilire che
> il limite a cui tende l'accelerazione al tendere a zero del tempo è
> uguale a 9,8 m/s^2.
> Quindi possiamo affermare che l'accelerazione della mela che si stacca
> dal ramo è immediatamente (e non gradualmente) uguale a 9,8 m/s^2.
>



Non ci siamo: qui stai parlando dell'accelerazione della mela *dopo* che si e' staccata dal picciolo/ramo/albero, mentre ad apertura del thread hai chiesto quanto vale l'accelerazione della mela *mentre si sta staccando* ovvero da quando e' ancora perfettamente attaccata a quando lo e' solo parzialmente e fino a quando si e' staccata del tutto (ti ricordo che "staccata" in lingua Italiana non significa "lontana dal ramo") ed io ho risposto a *quella* domanda.
28/11/2018 00:39

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Wakinian Tanka
Received on Wed Nov 28 2018 - 00:39:28 CET

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