On 28/11/18 14:05, Luciano Buggio wrote:
> Il giorno martedì 27 novembre 2018 18:40:02 UTC+1, Francesco Di Clemente ha scritto:
>> On Tuesday, October 2, 2018 at 8:10:03 PM UTC+2, Luciano Buggio wrote:
>>> salve
>>>
>>>
>>
>
>>> Che relazione c'è tra l'emissione di un fotone per diseccitazione dell'atomo (l'elettrone salta da un'orbita più alta ad una più bassa) e l'emissione della radiazione (onda monocromatica, classicamente per oscillazione dell'elettrone)?
>>>
>>
>
>>> L'elettrone salta continuamente, per la durata dell'emissione, da un'orbita all'altra (atomo periodicamente eccitato e diseccitato) con la stessa frequenza della radiazione emessa?
>>>
>>> Luciano Buggio
>>
>>
>
>> Semplicemente per ogni elettrone che salta da un livello di energia E2 a un livello di energia E1 esso emette un fotone di energia E2-E1. Dunque Efâ-E1.
>
> E l'onda ocme si forma (non è che la ripetizione della mia seconda domanda, cui non hai risposto)?
io non lo so, ma ho capito cosa dai per implicito : che un
onda di qualsiasi tipo possa venire generata solo da un
fenomeno periodico.
E questo non è vero in generale.
Ti faccio un esempio : ammetti di avere un diapason di
materiale infinitamente rigido in aria senza viscosità e
perfettamente elastica.
Ci dai UN SINGOLO COLPO (immetti energia nel sistema
diapason), e dopo esso entra in vibrazione (l'energia si
conserva). LA natura ondulatoria è la caratteristica di
sistemi adatti di interconvertire diverse forme di energia
in modo periodico, ma ai fini della genesi è sufficiente
immettere nel sistema il pacchetto di energia.
Poi nella pratica il sistema sarà in certa misura aperiodico
(nel senso che si attenua se irradia energia nello spazio, e
deve farlo a scapito del pacchetto originale non crearne da
zero).
Stessa situazione pure se vuoi creare nell'acqua un'onda
trasversale. Basta un singolo evento di perturbazione della
superficie isopotenziale, che il sistema entra in
oscillazione, con frequenza tra l'altro PROPRIA.
Ora ovviamente esistono oscillazioni FORZATE, dove è un
fenomeno di per sé periodico a crearne un altro (tipicamente
per compensare l'attenuazione), ma la frequenza dell'onda
generata dipende dalle caratteristiche del mezzo, sicché per
mantenerla è il sistema di alimentazione che deve "seguire",
deve adeguarsi.
Imho invece ti stai ponendo la domanda come se l'onda
generata avesse la frequenza che ha perché il sistema che la
genera è pure esso un qualcosa di periodico che le impone
pure la frequenza.
Sicché (da quanto ho intuito) secondo te se l'elettrone non
saltella avanti e indietro, ma fa un singolo salto, allora
non dovrebbe emettere una radiazione ciclica.
Invece non è così. Pensa al vuoto come ad una sorta di
condensatore elettrostatico concatenato (non so il termine
corretto) ad un'induttanza.
Il salto dell'elettrone carica il condensatore, dopo si
innesca la conversione periodica come in un circuito
oscillante fatto di vuoto.
Detto questo io non so se l'elettrone possa anche oscillare
o con che tempi di permanenza negli stati né con che tempi
di transizione (so solo che le due popolazioni sono regolate
da Boltzmann), sto solo dicendo che non mi pare una
necessità stringente come a te.
>
> Luciano Buggio
> www.lucianobuggio.altervista.org
>
--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
Received on Thu Nov 29 2018 - 00:52:48 CET