Re: L'origine della vita

From: Soviet_Mario <Soviet_at_MIR.CCCP>
Date: Wed, 09 May 2007 10:17:38 GMT

Aleph ha scritto:
> Soviet_Mario ha scritto:
>
> ...
>> L'essenza della vita, entro i severi limiti della termodinamica
>> e i limiti del comportamento caotico, � proprio quello di
>> trasferire casualit�, disordine, fuori da s� stessa.
>
> Non �, come fai notare anche tu pi� sotto, una caratteristica dei soli
> sistemi viventi; direi che � una caratteristica abbastanza generale, per
> dirla con Prigogine, dei sistemi dissipativi.

azz, dici che l'ho fatto notare anche io ma non lo riconosco in
quello che hai scritto tu. Cosa intendi per sistemi dissipativi ?

>
>> Inoltre, tutta l'evoluzione dei sistemi viventi, cervello e
>> mente inclusi, nasce e si appoggia su una logica interamente
>> fuzzy, che � soltanto piu resiliente e forse meno precisa di una
>> logica deterministica da automa, ma consente comunque di
>> perseguire finalit� ed obiettivi non casuali.
>
> L'espressione "finalit� e obbiettivi" la riferisci all'essere vivente, ho
> capito bene ?

si

> Per finalit� dell'organismo vivente intendi l'omeostasi o cos'altro?

beh, intendevo una gamma di finalit� che necessariamente partono
dall'omeostasi al livello pi� basso, condicio sine qua non, e
negli esseri "superiori" consentono lo svilupparsi di finalit�
di pi� alto livello (come manifestazioni della mente e
dell'autocoscienza).
In effetti questo segna una sorta di discontinuit� (imho),
perch� la vita elementare, priva di mente, bench� possa (credo)
lottare con il caos e controllarlo, � a sua volta una specie di
automa essa stessa in quanto ci� che sa fare non PUO' farlo ma
DEVE farlo. Un protozoo sa nutrirsi, vivere e riprodursi, ma
senza scelta : deve fare questo perch�, forgiato
dall'evoluzione, � il suo programma genetico.
A un certo punto della evoluzione della complessit� di questi
sistemi viventi (e non so esattamente dove, e nemmeno penso a
una discontinuit� troppo brusca, ma a un confine sfumato, dato
che non penso affatto che l'intelligenza e l'autocoscienza siano
proprio esclusivi dell'uomo ma siano in certa misura condivisi
dagli altri primati, alcuni cetacei e non solo) si � raggiunta
una soglia critica perch� emergesse una mente da un cervello
abbastanza complesso, e le finalit� hanno potuto trascendere da
quelle meramente biologiche, dalle necessit� stringenti di
"solo" mangiare, riprodursi, combattere per restare vivi.

C'� chi ama la definizione libero arbitrio come indicatore di
una libert� assoluta, e chi lo osteggia adducendo il modello
dell'automa deterministico.
Io non ho invece mai percepito alcuna reale contraddizione.
Il mio concetto di libero arbitrio � molto sfumato e debole. Ci
sono condizionamenti di vario genere (educazione, sociali, tabu,
etc etc) che limitano anche fortemente l'arbitrio del singolo,
ma non certo sino a poterlo annullare e ricadere in un sistema
deterministico, di predestinazione e cos� via. Penso che
ciascuna scelta fatta vada sempre collocata in un opportuno
contesto (l'ambiente, l'esperienze pregresse etc). Nessuna
scelta imho � mai libera totalmente n� mai totalmente
determinata. Ma non mi sembra una tragedia non poter avere una
visione draconiana, mi sta bene cos�. Anche questo � molto fuzzy.
Quindi, se penso alla responsabilit� delle azioni umane, mi va
bene che anche il sistema giuridico sia altrettanto fuzzy.
Hai ammazzato uno ? Sei responsabile della tua azione/scelta.
Poi vado a vedere nel merito : l'hai fatto per soldi/interessi ?
Avrai delle aggravanti sulla punizione base. L'hai fatto in
difesa di un altro essere umano minacciato dal "morto" ammazzato
? Ti devo riconoscere grosse attenuanti (al limite anche il
proscioglimento, ad es.).
Non mi piace impostare il problema della responsabilit� in
maniera tutto/nulla, imho non ricalca la realt�. Anche se �
difficile, bisogna quantificare le situazioni.
ciao
Soviet

>
> Saluti,
> Aleph
>
>
>
>
>
>
Received on Wed May 09 2007 - 12:17:38 CEST

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