Il giorno martedì 20 novembre 2018 21:35:02 UTC+1, brunoh..._at_gmail.com ha scritto:
> Quando A e B si incrociano si accendono due luci (testa e coda del treno).
le luci si accendono contemporaneamente...
Per chi? Immagino per A. Ma non è chiaro... forse per B?
Infatti affermi
> Il signor B che si trovava sulla banchina vede arrivare <contemporaneamente> i due lampi e quindi giudica che le lampade erano state accese contemporaneamente.
Purtroppo non riesco a ragionare con questo esempio, se non ipotizzo un "esperimento" in cui è chiaro cosa avviene, per chi, dove e quando.
Dovrò usare i termini Evento, istante di tempo, posizione.
A differenza di quanto dici è meglio far partire un segnale luminoso quando A e B si incontrano e farlo riflettere dalla testa e dalla coda del treno, in movimento per B e ferme per A.
Poi vediamo cosa possono dedurre A e B.
Come posizioni possiamo quindi prendere il centro del treno, la testa e la coda. Mettiamo che la velocità reciproca di A e B sia la metà della velocità della luce.
Per A, nel riferimento del treno, ad esempio, la testa e la coda siano poste simmetricamente a 1 secondo-luce di distanza a destra e sinistra: nel tempo la loro distanza non cambia. Per B nel riferimento della stazione ovviamente le posizioni della testa, della coda e di A variano nel tempo.
Ora (evento E) A e B si incontrano e il segnale viene emesso, in quel momento si fa partire il cronometro per entrambi.
Per A il segnale arriva agli specchi e si riflette, fino a ritornare nella sua posizione dopo 2 secondi dall'emissione.
Sempre per A, visto che la testa e la coda sono equidistanti a distanza 1 s-luce, la luce dev'essere stata riflessa 1 secondo prima per entrambe, quindi "contemporaneamente".
Questo risponde al tuo dubbio?
> Aggiungo ancora (ed è fondamentale),ma il giudizio di contemporaneità è riferito al momento della ricezione o al momento in cui sono partiti i due lampi ?
Per B tutto è diverso: la riflessione avverrà in tempi e luoghi diversi, tanto per far due calcoli le sue misure saranno:
"Il segnale arriva alla coda a 0,58 s-luce a sinistra e dopo 0,58 secondi, mentre alla testa arriva a 1,73 s-luce a destra e dopo 1,73 secondi".
Come fa a saperlo? Ma perché a lui il segnale che proviene dalla coda arriva al secondo 1,16, quindi dev'essere stato riflesso 0,58 secondi prima, sempre che la luce non cambi la sua velocità cambiando verso. Il segnale dalla testa invece lo rivelerà al secondo 3,464.
Certamente la riflessione non è avvenuta "contemporaneamente" per B, né in posizioni simmetriche.
Allora come rispondere all'osservazione:
> Mi è arrivato prima il lampo proveniente dalla testa e poi quello dalla coda del treno, ma dato che il treno viaggiava a xxx km/h …in effetti posso calcolare che essi erano partiti contemporaneamente .
Fallo pure. Magari poi entrambi sulla terra farete qualche altro moto nello spazio... vedo pure muoversi le stelle...
In effetti la tua osservazione non mi dice altro che è possibile ricostruire per B le misure del riferimento di A.
Potrei "per legge" dire che "la contemporaneità ufficiale è quella di A".
Tuttavia poi, ai fini pratici, dovrei ricostruirmi posizioni e istanti di tempo degli eventi miei con formule di trasformazione da quelle ufficiali, se voglio ottenere dei risultati.
Come mostro geometricamente in
https://www.geogebra.org/m/wqf5bEum è sempre possibile ricalcolare reciprocamente le coordinate spaziotemporali di un evento in due diversi riferimenti.
L'unica cosa che hanno in comune A e B, nel misurare posizione e istante di tempo dei diversi eventi è l'intervallo spazio-temporale tra gli eventi, non le singole distanze spaziali o temporali.
fp
Received on Sun Dec 02 2018 - 00:01:05 CET