Re: Il riscaldamento planetario e' causato dall'attivita' solare?

From: <davide.vadacchino_at_gmail.com>
Date: 1 May 2007 01:12:40 -0700

Barry Lyndon wrote:
> Salve, ho letto questo articolo che sembrerebbe accreditare l'ipotesi per
> cui il riscaldamento
> planetario non e' dovuto all'inquinamento prodotto sulla terra, ma sarebbe
> in ultima analisi un
> fenomeno naturale, che dipenderebbe dall'attivita' del sole. Non ho
> competenze in materia ma mi
> piacerebbe conoscere il parere di qualche esperto sul tema. E' possibile
> che cio' che si dice in
> quest'articolo sia vero?
> Ciao a tutti, e grazie per le risposte

Mi permetto di risponderti anche se non sono un esperto :-)
Non ti nascondo che pur non essendolo, ho alcune critiche da fare
all'articolo che hai postato. In ogni caso � un soggetto di
discussione a mio parere molto interessante.

> Global warming
> Maurizio Blondet
> 30/04/2007
>
> Ci fu un tempo in cui l'umanit� ridusse enormemente le emissioni di CO2,
> il colpevole dell'effetto-
> serra, e dunque del riscaldamento globale: fu nella grande Depressione del
> `29.
> Nel 1928, il biossido di carbonio (CO2) prodotto dalle industrie nel mondo
> ammont� a 1,1 miliardi
> di tonnellate.
> Nel 1929, sal� ancora a 1,7 milioni.
> Poi, il crollo di Wall Street, e la grande depressione cominci�.
> Nel 1932, l'emissione di CO2 dovuta alle industrie umane era crollata a
> 0,88 miliardi di tonnellate.
> Un calo del 30%.
> Poi la curva ricominci� a salire, lentamente e in modo continuo, nel 1939
> era a 0,90 miliardi di
> tonnellate.
> La ripresa tuttavia fu lentissima.
> Solo con la guerra e la ricostruzione del dopoguerra, verso il 1945-50, si
> torn� ai valori
> antecedenti al 1029.
> Il 30% in meno di emissioni di CO2: � un calo enorme, molto maggiore di
> ci� che si possa sperare
> di raggiungere con le norme che gli ecologisti vorrebbero imporre al
> mondo, come i �crediti� sulle
> emissioni di carbonio (volute dalla convenzione di Kyoto: i Paesi che
> emettono troppo possono
> �comprare� crediti da Paesi che emettono poco).
> Molto pi� di quello che vorrebbe l'ecologista politico Al Gore.
> Molto pi� di quanto chiede, esige, l'ONU, o l'Inter-Governmental Panel on
> Climate Ch'ange.
> Un calo del 30%.
> Dietro questa percentuale c'� la tragica paralisi della produzione e dei
> commerci industriali, la
> spaventosa riduzione dei consumi in Europa e in America.
> Ci sono le fabbriche chiuse, le decine di milioni di disoccupati, i tempi
> durissimi per la massima
> parte della popolazione del pianeta.
> Il decennio (1929-39) del tirare la cinghia, il pi� duro per una
> generazione che non avrebbe visto
> la luce alla fine del tunnel, se non sotto forma della seconda guerra
> mondiale - l'altra tragedia
> immane, la grande consumatrice di prodotti industriali e di vite umane -
> nei cinque anni seguenti.
> Ma almeno, il CO2 prodotto dall'uomo bruciando carbone e petrolio cal�.
> L'aria sar� stata pi� pulita.
> I cieli pi� sereni.
> Il mutamento climatico da effetto-serra (di cui sicuramente il CO2 �
> responsabile) sar� stato
> bloccato.
> Invece no, non fu cos�.

Non capisco che ragionamento segue costui : per dimostrare che il
riscaldamento globale � di origine naturale confronta dei dati
entrambi di periodi post rivoluzione-industriale. Non si dovrebbero
confrontare dei dati di concentrazione di CO2 prima e dopo la
rivoluzione industriale?
Per di pi� si aspetta di osservare che un calo di emissioni esiguo
( 30% ) della durata di un anno produca effetti osservabili sul
riscaldamento globale, non � chiedere un p� troppo?

> La concentrazione di CO2 nell'atmosfera terrestre, espressa in parti per
> milione (ppm) non fece
> che salire.
> Lentamente, di poco, ma inesorabilmente.
> Nel 1928 era a 306 ppm.
> Nel 1929, era 306.
> Nel 1932, a 307.
> E cos� via salendo, a piccolissimi ma inesorabili passi, fino al nostro
> oggi, dove siamo a 380 parti
> per milione.
> Gli strumenti che controllano la concentrazione del gas-serra nell'aria a
> Mauna Loa (Hawaii) dal
> 1958, e i controlli sulle bolle d'aria intrappolate nei carotaggi estratti
> dai poli, mostrano s�
> variazioni, ma dovute alla natura: per esempio, tra l'estate e l'inverno
> la concentrazione pu�
> variare anche di 5 ppm, a causa del ciclo della fotosintesi delle foglie.

Cita quei dati ma non f� vedere i grafici ( o
sbaglio? )....attenzione...:-)

> Ma la caduta verticale della produzione industriale dei primi anni `30 non
> ha causato nemmeno un
> calo di 1 ppm.

Vedere i grafici ....

> Immaginiamo di sovrapporre i due grafici relativi: quello delle emissioni
> industriali sale, scende a
> precipizio nel 1930/31, poi risale.
> Quello della concentrazione di CO2 atmosferico sale lentamente ma senza
> mai scendere, e
> specialmente non scende quando scende l'altro.

> A sovrapporre i due grafici � stato il professor Martin Hertzberg gi� nel
> 2001. (1)
> Oggi Hertzberg � in pensione, ma � stato meteorologo per la US Navy;
> chimico e fisico laureato a
> Stanford, si � occupato per tutta la vita di combustioni esplosive,
> diventando il massimo esperto
> mondiale nell'accurata misurazione delle particelle sub-microscopiche
> nell'atmosfera (ha due
> brevetti in apparecchi di misurazione all'infrarosso).
> Hertzberg non si � esposto come scettico della teoria sulla causa
> industriale del �global warming�,
> ma ha tratto le semplici conclusioni dalla sovrapposizione dei due grafici.

Ok, da tutta questa elencazione di titoli dovremmo credere su parola a
quello che dice l'autore dell'articolo? Secondo me sta usando
Hertzberg per sostenere quello che vuole, e per essere pi� credibile
elenca i suoi titoli. E come dire che una persona mi chiede di
buttarmi da un ponte perch� dio gli ha detto che vuole cosi :-)

> S�, la concentrazione di CO2 � cresciuta del 21% nel corso del secolo
> appena passato.
> La temperatura terrestre � aumentata, anche se molto meno: mezzo grado
> centigrado tra il 1880 e
> il 1980, e da allora sale pi� rapidamente, pi� nelle regioni polari che
> altrove.

Di nuovo : si vuole negare che l'effetto serra sia un effetto umano,
ma non si usano dati di quando gli umani non disponevano di
industrie!!

> Ma, si domanda Hertzberg, � il CO2 a 380 ppm per milione a trattenere il
> 94% della radiazione
> solare assorbita nell'atmosfera?
> Egli nota che il vapore acqueo � un assorbitore di calore altrettanto
> potente, e pu� essere presente
> nell'aria in percentuali fino al 2%, equivalenti a 20 mila parti per
> milione (ppm).
> L'acqua, dunque?

Assorbe benissimo � vero, ma altrettante bene riemette ( � questa tra
l'altro la ragione per la quale al mare di solito verso il tardo
pomeriggio inizia ad alzarsi il vento...). Inoltre, anche se questo
non fosse vero, non si potrebbe usare un tale argomento a favore della
tesi : infatti l'autore dell'articolo non dice da nessuna parte che la
concentrazione di vapore acqueo nell'atmosfera sia aumentata, quindi
si desume che nei periodi pre e post rivoluzione industriale, la
concentrazione sia rimasta la stessa. Ma allora come � possibile
imputare il cambiamento climatica all'acqua, che � rimasta in uguali
quantit� prima e dopo la rivoluzione industriale?

> L'acqua, onnipresente sulla Terra: oceani, nubi, ghiacci, nevi, vapore.
> Una presenza enormemente pi� evidente del biossido di carbonio.
> Eppure, i modelli elaborati dalla �scienza� del global warming non ne
> tengono conto.

Proprio per le ragioni citate sopra...


> L'attuale concentrazione di CO2 si ebbe anche nell'Eocene, 20 milioni anni
> prima della rivoluzione
> industriale: allora il biossido di carbonio sal� a 300-400 ppm.
> Che cosa caus�, a quei tempi, l'effetto-serra?
> Milutin Milankovitch, serbo, uno dei fondatori dell'astrofisica, studi� in
> ogni particolare, tra il
> 1915 e il 1940, tutte le possibili variabili all'opera nelle ere glaciali
> e post-glaciali.
> Egli spieg� il ciclo dei riscaldamenti e raffreddamenti planetari con le
> variazioni dell'esposizione
> della Terra al Sole, dovute all'orbita ellittica, e alle variazioni di
> inclinazione (oscillazioni) dell'asse
> terrestre.

Non me ne intendo, ma non mi piace questa argomentazione perch� la
scala temporale dei fenomeni non sembra essere proprio la stessa :-)

> Egli ritenne che questa - la maggiore o minore irradiazione solare - fosse
> la causa primaria delle
> rilevanti variazioni di temperatura media tra glaciazioni e disgeli.
> Hertzberg inclina alla stessa conclusione: oggi ci troviamo nella coda
> d'uscita dell'ultima era
> glaciale.

Questo � FALSO ! le code di glaciazione durano circa 100 000 anni,
come si vede dal grafico:
http://www.cnrs.fr/cw/dossiers/dosclim/rechfran/4theme/paleo/gdeimghtml/5p16.html
(I crolli delle curve indicano le glaciazioni....YR BP significia
"Years Before Present")
Si vede inoltre da qui:
http://www.cnrs.fr/cw/dossiers/dosclim/rechfran/4theme/paleo/gdeimghtml/5p18.html
che l'ipotesi della coda dell'era glaciale � insostenibile, infatti
gli aumenti della concentrazione di CO2 in ppmv passano da 280
nell'era pre industriale e 360 al giorno d'oggi, in un periodo di
circa 130 anni.
Nel primo grafico si vedono i dati di decine di migliaia di anni di
era pre-industriale e si vede che la concentrazione (naturale) di CO2
oscilla tra 180 e 280 ppmv su periodi della durata di decine di
migliaia di anni( circa 100 000 anni di periodo).

Quindi l'ipotesi che l'aumento recente ( dal 1870 ad oggi) della
concentrazione del CO2 sia naturale non � sostenibile.

Per evidenziare la differenza dei due grafici si pensi che quello che
nel primo � un picco, nel secondo � una dolce collina per via del
cambio di scala dei tempi.

> L'acqua copre oltre il 70% della superficie del pianeta.
> E negli oceani, intrappolato in forma di carbonati, giace una quantit� di
> CO2 almeno cento volte
> superiore a quello atmosferico.
> Mentre avanza l'era post-glaciale gli oceani, riscaldati, emettono gas
> carbonico, proprio come una
> bibita gassata estratta dal frigorifero, che svapora mentre raggiunge la
> temperatura ambiente.
> �E' il riscaldamento degli oceani che provoca l'aumento del CO2
> nell'atmosfera, non il contrario�,
> sostiene perci� Hertzberg.
> Difatti, recenti studi mostrano che negli scorsi milioni di anni l'aumento
> del CO2 nell'aria ha fatto
> seguito al riscaldamento climatico, con un ritardo fra gli 800 e i 2.600
> anni.

Oppure sar� l'inverso? qui pu� dirlo? perch� escludere a priori che
invece sia il riscaldamento climatico a fare seguito all'aumento di
CO2 nell'aria?

> Se Hertzberg ha ragione, allora tutte le misure invocate dall'ecologismo
> per ridurre le emissioni
> industriali non hanno senso alcuno.
> In particolare, non ne ha il cervellotico meccanismo dei �crediti di
> emissione� pensato a Kyoto,
> questa compra-vendita di diritti di inquinare che vuole introdurre un
> incentivo di �mercato� alla
> decrescita produttiva.
> Un'escogitazione ideologica - del liberismo - a soccorso dell'ideologia
> dell'ambientalismo
> malthusiano, che vede nella popolazione umana un �eccesso� e una malattia.

ah! ecco che cosa voleva l'autore dell'articolo! non voleva
assolutamente esporre i fatti in maniera neutrale, ma sostenere la
tesi che gli ecologisti siano pazzi.

> Il liberismo globale e l'ecologismo uniti a creare complessi di colpa a
> un'umanit� che ha
> dimenticato il senso del peccato, ma non l'oscuro rimorso.
???

> Il commercio dei �crediti d'emissione� equivale, dice Alexander Cockburn,
> alla �vendita delle
> indulgenze� del Papato di sei secoli fa: il peccatore poteva, con un
> esborso, comprarsi il
> purgatorio anzich� l'inferno.
> Lo stesso meccanismo di indulgenze viene offerto oggi dalla religione del
> liberismo ecologico, ma
> stavolta su basi ovviamente tecnocratiche.
> Proprio vero quel che diceva Chesterton: l'uomo miscredente � quello che
> crede a qualunque cosa.
> Invece, se Hertzberg ha ragione, a comprare �diritti� a man bassa dovrebbe
> essere Poseidon, il dio
> del mare.
> Lui il vero colpevole.

E qui butta fumo negli occhi per stimolare il sentimento illuminista/
anti-clericale del lettore e fargli dimenticare ci� che ha appena
letto?

> Maurizio Blondet
>
> Note
> 1) Alexander Cocburn, �Is global warming a sin?�, Counterpunch, 29
> aprile 2007.
> Copyright � - EFFEDIEFFE - all rights reserved.
> questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
> http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad abuse_at_newsland.it

vabb� :-) sarebbe bello che un vero esperto venisse a dire la sua
riguardo a questo articolo.
Da quello che ho sentito non si � ancora riusciti a capire quale sia
il nesso causale tra concentrazione di CO2 e riscaldamento globale,
cio� se uno sia la causa dell'altro o viceversa...spero di non dire
cose errate!! :-)

Preciso comunque che quelli espressi da me sopra non sono pareri di un
esperto, ma reazioni contro chi nega la responsabilit� dell'uomo del
riscaldamento globale argomentando a casaccio ( parlo dell'autore
dell'articolo...)...


Davide Vadacchino

p.s. ringrazio il centro di ghiacciologia di Grenoble per i due
grafici molto belli che ho usato :-))
Received on Tue May 01 2007 - 10:12:40 CEST

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