Re: luce coerente

From: Angelo <angelo.martini_at_katamail.com>
Date: Thu, 26 Apr 2007 11:14:20 +0200

"Elio Fabri" <elio.fabri_at_tiscali.it> ha scritto nel messaggio
news:5971evF2jb32hU1_at_mid.individual.net...

> Si puo': esiste una teoria del tutto generale della coerenza.
> Sebbene seguire tutti i calcoli in dettaglio non sia esattamrnte
> semplice, il concetto di base lo e': la coerenza tra due punti
> qualsiasi nello spazio si definisce in base alla funzione di
> correlazione tra i campi e.m. nei due punti.
> Questo naturalmente se sai che cos'e' la f. di correlazione...

Va bene, non entrimao nei dettagli, che trover� a tempo debito nei libri.
Quindi da ora e in poi considerer� la coerenza solo su una superficie.
Le domande sono due , brevi, e spero semplici (nel senso che tu possa
liquidare con poche parole):

1) Premessa: se la larghezza di coerenza spaziale � 1 m, se ho capito bene,
questo significa che solo entro un metro due fenditure daranno origine a
frange evidenti. Il fatto che sia un metro dipende da lunghezza d'onda della
luce, diametro sorgente estesa e distanza sorgente-fenditura. E' una
definizione operativa e mi vierrebbe da chiedere pure la seguente cosa:
entro il metro vedo le frange: oltre no. Ma il passaggio di certo non �
brusco n� immediato, ci sar� un peggioramento progressivo allargando le
fenditure da 0 m a 1 m: giusto? Ma non tel o chiedo). Domanda: se la
coerenza spaziale di una stella � 1 m, vorr� dire che il suo fronte d'onda
"piano" lo � entro la stessa lunghezza? Cio�: � accettabilmente piano solo
entro un metro?? La luce che entra nel mio telescopio proveniente da detta
stella, � luce "collimata", a "raggi paralleli", con fronte d'onda piano,
solo entro un metro? La logica del mio discorso � ovvia: se la lunghezza di
coerenza si pu� applicare ad uno spazio, a due punti qualsiasi, si
applicher� anche al fronte d'onda!!

2) Allora per il sole � una catastrofe: pensare di essere investiti sa un
fronte piano per ampie estensioni � una frottola punto e basta.

3) infine (qui limitati, se vuoi, a s� o no): un raggio laser subisce una
inevitabile divergenza, come ogni fascio collimato. Ma questa divergenza,
legata alla diffrazione, dipende dalla "sola" diffrazione che il fascio
subisce quando abbandona, interagendovici, i mezzi materiali da cui � emesso
(bordi, fori, ecc) ???


Grazie.
Received on Thu Apr 26 2007 - 11:14:20 CEST

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