Sab ha scritto:
> Abbiamo un serbatoio pieno di acqua fino a 10 mt. Alla base una
> condotta orizzontale di una certa lunghezza dopodich� l'acqua esce
> all'aperto a una certa velocit�.
> Poi a met� della condotta colleghiamo, con una altra condotta dello
> stesso diametro, un altro serbatoio ma con l'acqua a 5 mt.
> Insomma, l'acqua in uscita proviene deriva in parte da un serbatoio a
> 10 mt e in parte da un serbatoio a 5 mt.
Intanto vorrei sapere perche' scrivi "mt". Il metro ha come simbolo
"m".
> L'acqua in uscita conserva la velocit� originaria? Direi di si in
> quanto la pressione (e quindi la velocit� di uscita) � data dal
> serbatoio a maggiore altezza. Ma forse c'� qualche aspetto che mi
> sfugge.
Direi che il problema e' che vorresti aplicare una schematizzazione
sicuramente inapplicabile: quella del liquido perfetto (privo di
viscosita') come appare del titolo.
In quest'ipotesi, la velocita' di efflusso sarebbe sqrt(2gh),
qualunque sia la lunghezza del tubo.
Se per un momento supponi ferma l'acqua nel condotto laterale, lo
stesso teorema di Bernoulli richiede che al fondo del secondo
serbatoio la pressione sia p0 + rho*g*h, cioe' maggiore di quella
dovuta all'acqua contenuta mnel serbatoio: dunque l'acqua risale nel
secondo serbatoio, finche' i due livelli si equiparano.
Che intuitivamente ti sembri che debba essere diverso, dipende dal
fatto che in realta' tieni conto della perdita di carico nel tubo: se
questa fosse rho*g*(h-h'), il secondo serbatoio ne' si svuoterebbe ne'
si riempirebbe.
Ma coi dati del problema non abbiamo modo di calcolare la perdita di
carico, e quindi non si puo' rispondere.
Potrebbe accadere qualsiasi cosa, a seconda della sezione e della
lunghezza del tubo.
--
Elio Fabri
Received on Sat Apr 21 2007 - 20:35:10 CEST