Re: Primo sbarco dell'uomo sulla Luna: domanda

From: Josef K. <franz.kafka_at_LEVAQUESTOcomune.re.it>
Date: Sat, 07 Apr 2007 15:41:22 +0200

On Thu, 05 Apr 2007 14:59:51 +0200, no_spam_at_no_spam.com (Aleph) wrote:

 
>Un paio di domande:
>A quanti mSv corrisponde una TAC "total body"?
>E che rischi d'insorgenza tumorale comporta?

Intanto correggo un'affermazione che ho fatto in un post di questo
thread: una radiografia al torace (una sola proiezione, in genere se
ne fanno 2) comporta una dose di 20 microSievert, alla testa circa 70.
ovviamente in media, ecc... (esistono comunque esami di radiografia
tradizionale che comportano dosi maggiori, ad es. quelli con mezzo di
contrasto).
da tener presente che si tratta di dosi efficaci, che quindi tengono
conto non solo della dose fisica ma anche del distretto irraggiato e
della sua radiosensibilit�.
I dati sono presi da una presentazione educativa dell'ICRP (l'ente
internazionale che si occupa di protezione dalle radiazioni) che
potete trovare a
http://www.icrp.org/educational_area.asp
Nella stessa presentazione, dedicata alla CT, si mostra come dato
medio per una CT cerebrale 2mSv (2000 microSievert), al torace 8,
all'addome da 10 a 20. Ovviamente si possono avere esposizioni
maggiori per esami specifici e pi� complessi e si pu� in effetti
arrivare fino a parecchie decine di mSv. (considerate che in alcuni
interventi chirurgici con uso di tubo radiogeno in fluoroscopia si
raggiungono anche dosi ben pi� elevate che possono comportare danni,
ad es., alla pelle, quali bruciature o desquamazione, se l'esposizione
del paziente non � adeguatamente ottimizzata).
Solo come parentesi, sebbene il termine TAC sia molto diffuso e a dire
il vero anche meglio pronunciabile, il termine corretto oggi sarebbe
CT: la A sta per assiale, dovuto al fatto che una volta la TAC
irraggiava, si spostava lungo l'asse del paziente, irraggiava di nuovo
ecc... Oggi con la CT spirale questo non avviene pi�. Giusto come
curiosit� comunque.
Per tornare a monte vale la pena sottilineare come la riduzione della
dose al paziente in esami diagnostici come quelli citati sia uno dei
punti salienti su cui si studia, lavora, si fanno protocolli
ottimizzati, ecc... Questo per dire che, sebbene nessuno possa dirsi
"danneggiato" da una dose di qualche mSv, l'impegno per ridurre tale
dose a parit� di risultato diagnostico esiste ed � (o dovrebbe essere)
cara a medici e operatori del settore.
Cosa dire per quanto riguarda l'insorgenza di tumori?
Il dato che ti � stato indicato � verosimile allo stato attuale delle
conoscenze. In realt� bisogna precisare che poco si sa dal punto di
vista epidemiologico riguardo alle esposizioni a basse dosi.
L'ipotesi che storicamente � stata fatta, ed � un'ipotesi
precauzionale, � che ci sia una relazione lineare tra la dose ricevuta
e la probabilit� di insorgenza di tumori.
In realt� alle basse dosi ci� non � provato, non c'� evidente
correlazione tra esposizione e insorgenza di tumori per dosi inferiori
a qualche centinaio di mSv. Esistono ipotesi tutt'altro che campate
per aria che in realt� esista una soglia la di sotto della quale non
c'� rischio o addirittura che ci sia beneficio. Ovviamente sono
ipotesi.
L'indirizzo internazionale � quello di mantenere una relazione di tipo
lineare come dicevo, sebbene, e questo � detto esplicitamente dagli
organismi internazionali, questa non � sicuramente la descrizione pi�
precisa degli effetti delle radiazioni sull'uomo.


ciao

-- 
Rob
"Qualcuno doveva aver calunniato Josef K. perch� una mattina, senza che avesse fatto nulla, venne arrestato."
Received on Sat Apr 07 2007 - 15:41:22 CEST

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