Enzo Franchini ha scritto:
> "Aleph" ha scritto
...
> > Un paio di domande:
> > A quanti mSv corrisponde una TAC "total body"?
> > E che rischi d'insorgenza tumorale comporta?
> >
> (cut)
...
> Molto interessante, al riguardo del rischio da indagini radiografiche, un
> lavoro comparso sul Lancet:
> Berrington de Gonzales A, Darby S, Risk of cancer from diagnostic X-rays;
> estimates for the UK and 14 other countries. Lancet 2004;363:345-351
> Una TAC total body (per fortuna di rara richiesta) comporta una irradiazione
> pari a 30-100 mSv (dipende dal numero di scansioni, che aumentano a
> dismisura nella moderna Tac spirale).
> Il problema del rischio tumorale, naturalmente, aumenta in maniera
> direttamente proporzionale: circa 1:10000-1:20000.
Ho fatto una TAC "total body" (con esclusione della testa) un paio d'anni
fa; posso dire per esperienza diretta che i medici ospedalieri (almeno
quelli che ho incontrato io) la prescrivono con una certa facilit� a
semplice scopo diagnostico, soprattutto quando non sanno che pesci
prendere.
Nessuno mi ha informato del rischio radiazioni connesso all'esame e
infatti pensavo che non fosse particolarmente alto, visto e considerato
che i dosaggi connessi alle indagini radiografiche si sono ridotti
notevolmente negli ultimi anni.
C'� per� una cosa che mi conforta: in generale il grado di affidabilit�
degli studi epidemiologici, come quello che hai citato sopra, � molto
modesto e questo per motivi oggettivi dovuti al fatto di dover correlare
la formazione di un carcinoma (che pu� avvenire anche molti anni dopo
l'effettuazione dell'esame) a un evento unico e specifico, astranedo da
tutte le altre possibili cause e concause.
Per cui, confortato anche da alcuni studi sugli irragiati di Chernobyl,
che hanno mostrato una maggiora resistenza, rispetto a quanto ritenuto in
precedenza, degli esseri umani alle radiazioni ionizzanti confido che i
dati che hai riportato sopra siano toppati almeno di un ordine di
grandezza :)).
E poi scusa, ma chi te lo dice che l'aumento dell'incidenza tumorale �
direttamente proporziale all'esposizione; a me questa sembra la classica
"ipotesi di ordine zero".
> Nei bambini il rischio � moltiplicato anche per dieci.
Idem come sopra: i raggi fanno male d'accordo ed � meglio non abusarne, ma
dati affidabili e precisi in merito non ce ne sono.
> Il rischio viene catalogato come "attributable lifetime risk", perch�,
> naturalmente, si propaga lungo tutta la vita del paziente, motivo per cui
> non � semplice monitorare i casi ed ottenerne dati precisi.
E' quello che dicevo sopra.
Oltretutto vorrei sapere come si fa, dal punto di vista dell'eziologia
della malattia, a parlare con cognizione di causa di "attributable
lifetime risk".
Uno subisce un'evento puntuale e specifico di irradiazione e poi, per
questo, si becca un cancro vent'anni dopo?
Mi pare difficile da sostenere con relazioni certe di causa-effetto, ma
non ho conoscenze mediche per cui magari pu� essere anche plausibile.
> Un gravissimo problema � a livello etico, cio� nell'informativa fornita al
> paziente: i puri numeri, dati in mano a chiunque, spaventerebbero anche
> Rambo. Addolcire il discorso comporta problemi legali. A livello medico il
> problema dei rischi succitati � ben sentito e reputo rare le richieste
> inutili:
La mia fu un chiaro esempio di richiesta inutile; me la prescrissero
perch� avevo una febbricola (febbre serotina per la precisione) da oltre
una settimana, che non andava via.
Io fifone, quasi contro il parere del mio medico curante, mi recai al
pronto soccorso.
Dopo una serie di accertamenti con esito negativo, mi proposero il
ricovero "per accertamenti".
Io fifone accettai.
E rimasi a ciondolare una decina di giorni in ospedale sottoposto a decine
di esami (due prelievi di sangue al giorno) tra cui la famosa TAC "total
body" di cui sopra.
Alla fine si trattava di una banale infezione da micoplasma, risolta poi
con dieci giorni di antibiotici.
E devo ringraziare un bravo ematologo che mi ha tolto dalle grinfie del
Primario di medicina generale e della sua gang di tirapiedi, che erano
decisi ad andare avanti con esami sempre pi� invasivi della serie biopsie a
gog� (ma non mi ci sarei mai sottoposto; in effetti stavo gi� per lasciare
l'Ospedale via dimissioni volontarie).
> queste, purtroppo, sono motivate spesso da motivi medico-legali.
O da semplice ignoranza e superficialit� (tanto la pelle � del paziente).
Saluti,
Aleph
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Received on Tue Apr 10 2007 - 11:36:11 CEST