"Elio Fabri" <elio.fabri_at_tiscali.it> wrote in message
news:56vtv8F2a6bt0U2_at_mid.individual.net...
> Invece per le applicazioni serie che nefa, la conoscenza o
> non conoscenza della teoria e' irrilevante, e sul'attendibilita' delle
> sue osservazioni non ho dubbi: in parte l'ho gia' scritto ieri.
Non ho capito a quale scritto di ieri fai riferimento.
Comunque, sull' attendibilita' delle misure di Galileo avevi scritto qualche
mese fa ricordando un tuo lavoro (se ben ricordo dei primi anni 80) in cui,
usando esclusivamente le osservazioni di Galileo, avevi ricavato i periodi
dei satelliti di Giove con una precisione di circa il millesimo. Sarebbe
interessante sapere se Feyerabend ha in qualche maniera commentato il tuo
lavoro.
[...]
> Dunque G. non si limita a sostituire dei dati di osservazioni
> favorevoli a Copernico ad altri sfavorevoli, come sotiene F.: da'
> anche una spiegazione del perche' la sostituzione sia giustificata.
Ahh, ecco!!!
Cioe' Galileo fa come si fa negli esperimenti reali: un po' di misure si
prendono per buone, un po' si scartano spiegandone i motivi. Poi chiunque
potra' ribattere considerando fallaci le argomentazioni sulla base delle
quali sono state scartate alcune misure e prese per buone delle altre.
> Se F. avesse criticato l'argomentazione di G., lo si potrebbe prendere
> sul serio; ma visto come si comporta, e' evidente che e' lui che
> aggiusta i "dati di osservazione" (in questo caso gli scritti di G.)
> per farli tornare a vantaggio della sua tesi.
Erano proprio dubbi del genere che volevo esporre nei passati post quando
dicevo: "Ma Feyerabend lo sa come si fanno gli esperimenti reali?".
Nello specifico, nel dire "lo scienziato X ha aggiustato i dati", si e'
chiesto quali argomentazioni lo scienziato X ha addotto a supporto di tale
"aggiustamento"? Se non se lo chiede e dice semplicemente "X ha aggiustato i
dati", allora direi che Feyerabend mostri poca conoscenza degli esperimenti
reali. Paolo Brini sostiene che cio' e' certamente sbagliato, ma, da quanto
dice qua Elio, parrebbe che non sia cosi'.
> Elio Fabri
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Thu Mar 29 2007 - 15:26:34 CEST