Re: sul moto rotatorio e l'attrito

From: Mino Saccone <mino.saccone_at_fastwebnet.it>
Date: Mon, 2 Apr 2007 09:39:35 +0200

"rofilippi" <rofilippi_at_libero.it> ha scritto nel messaggio
news:1175458113.178108.123600_at_l77g2000hsb.googlegroups.com...
> Un problema mi ha fatto riflettere sul concetto di attrito statico.
> Quando si ha un cilindro che ruota su un'asse verticale e al suo
> interno vi � un corpo che risulta sospeso in virt� dell'attrito si
> possono chiedere cose tipo: trovare la velocit� a cui deve girare
> perch� l'oggetto non scivoli.
>
> Il problema si pu� affrontare in due modi, ponendosi solidali a
> sistema inerziale oppure in quello non inerziale.
> I miei problemi sorgono quando mi pongo in quello inerziale.
> Il moto rotatorio porta ad una accelerazione centripeta creata da una
> forza, in questo caso si pensa alla reazione vincolare, da cui si
> scrive
> N = m v^2/R (ovvero la reazione vincolare funfe da forza centripeta)
> inoltre
> l'equilibrio in verticale si ha
> se
> Fa>=mg (ovvero se la forza di attrito statico � maggiore o uguale alla
> forza peso) sapendo che
> Fa>=mi*N (mi= coefficiente di attrito statico)
> segue tutto quello che segue che ci permette di risolvere l'esercizio
> e di essere contenti.
> Ma la cosa non mi convince:
> 1) A mio parere la reazioen vincolare N deve essere creata in risposta
> ad una forza nei riguardi del vincolo e di una tale forza nel sistema
> di riferimento inerziale di una forza siffatta non c'� ombra

Infatti, nel sistema di riferimento inerziale, la forza apparente sparisce e
la "azione" del vincolo e' la forza centripeta necessaria a mantenere il
corpo sospeso in moto circolare.

Guarda caso questa "azione" osservabile nel sistema inerziale e' uguale alla
"reazione" osservabile nel sistema in rotazione.

Saluti

Mino Saccone
Received on Mon Apr 02 2007 - 09:39:35 CEST

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