Re: Etere

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Fri, 23 Mar 2007 20:40:28 +0100

"Paolo Brini" <paolo.brini_at_iridiumpg.cancellacom> wrote in message
news:VEcMh.131$tT2.93_at_nntpserver.swip.net...

http://en.wikipedia.org/wiki/Predictive_power#Relativity_and_the_1919_eclipse
>
> Potrebbe essere un sintetico punto di partenza per farsi un'idea di cosa
> � successo.
>
> Un articolo utile anche per l'ampia bibliografia riportata (anche se non
> tutti i testi citati sono strettamente pertinenti al caso storico) �
> presente su arxiv.org.
>
> http://arxiv.org/abs/astro-ph/0102462

Ti ringrazio dei riferimenti, ma ritengo sia per me impresa abbastanza ardua
riuscire a farmi una idea minimamente fondata sulla questione. L'unica cosa
che mi sentirei di dire, riguardo alla pagina di wikipedia da te citata, e'
che non capisco per quale motivo, secondo la teoria di Newton, si sarebbe
dovuto osservare un certo spostamento delle stelle in presenza di eclissi.
Io avevo sempre pensato che secondo Newton lo spostamento dovesse essere
nullo e secondo la RG no. E avevo pensato che Eddington, dal semplice fatto
di aver osservato uno spostamento fuori dagli errori sperimentali, avesse
trovato un effetto certamente non spiegabile con la fisica precedente la RG.
Questo era (secondo quello che avevo sempre pensato) l'effetto eclatante che
aveva potuto convincere gran parte dei fisici dell'epoca. Che poi lo
spostamento osservato fosse anche quantitativamente pari a quello previsto
dalla RG era un ulteriore prova a favore, ma intanto il punto di centrale
importanza era che tale spostamento non fosse nullo. La pagina di wikipedia
dice che, in sostanza, l'osservazione di Eddington sarebbe servita
(truccando i dati o meno) per dire che lo spostamento osservato era un 1.8
secondi invece dello 0.8 previsto dalla teoria newtoniana. Qualora fosse
cosi', allora direi che non c'era da fare poi tanto clamore. Certo, c'e' da
vedere quanto era la precisione delle misure, ma un conto sarebbe dire
"ho fatto 18 fotografie e su tutte si osserva un certo spostamento, la media
e' 1.8, la deviazione e', non lo so, magari anche 1.5. Il valore 1.8 sara'
anche poco accurato, ma certo dallo 0 e' molto diverso"
tutto altro paio di maniche sarebbe dire la stessa cosa confrontando un 1.8
con uno 0.8 a fronte di misure aventi una precisione uguale a tot che non so
(certo che se fosse anche 0.5 il clamore mi pare sarebbe dovuto essere non
eccessivo).

Dicevo sopra che per me sarebbe impresa ardua riuscire a farmi una idea
della situazione in quanto ritengo che capire per bene un qualsiasi
esperimento non sia affatto semplice. E' per questo motivo che ho sempre un
po' diffidato degli scritti in cui veniva spiegato che Millikan aveva
truccato i suoi dati. In un qualsiasi esperimento (almeno di quelli che
conosco io) una notevole parte di dati sperimentali si butta via, e la si
butta via *correttamente* (qualcosa del genere mi pare dica Allan Franklin,
se ho ben capito quanto detto da Smargiassi, relativamente all'esperimento
di Millikan). La si butta via perche' lo sperimentatore ha capito per
quale motivo quei risultati sono da buttare via. Ho sempre pensato che per
Millikan sara' stata piu' o meno la stessa cosa. Poi, una volta capito che
una certa goccia aveva dato risultati sbagliati perche' ..., correggeva la
fonte di errore e ripartiva. Poi non doveva certo fare un resoconto
dettagliatissimo di tutto cio' che faceva sui suoi taccuini (sull'articolo
che si pubblica invece il resoconto dovrebbe essere dettagliato, cioe' si
devono avvertire i lettori di stare attenti alle possibili fonti di errore).
Insomma, mi sembrerebbe impresa estremamente difficile risalire ai suoi
comportamenti (per valutarne la correttezza) dalla analisi dei suoi
taccuini.
Molto piu' semplice sarebbe ripetere l'esperimento, se si ottengono i suoi
risultati (o i risultati che lui ha detto di aver ottenuto, magari truccando
i dati), allora io tenderei a credere che Millikan non ha truccato un bel
niente, e comunque, quando anche avesse truccato, a me pare che non
cambierebbe un gran che.

Detta in termini un po' polemici (ma l'intento non e' polemico, e'
semplicemente quello di esprimere il mio pensiero), la mia opinione e' la
seguente:
alle volte capire veramente in cosa consiste un esperimento non e'
chiarissimo nemmeno per un fisico teorico, peggio ancora per un filosofo.
Quando un tizio mi dice "quello li' ha truccato i dati" io penso "ma il
tizio lo sapra' come si fanno gli esperimenti veri (cioe' quelli che si
fanno nei laboratori di fisica, non quelli di cui si tratta nei libri di
epistemologia)?"

Detto questo, tanto dell'esperimento di Millikan, quanto delle misure di
Eddington, io non ne so pressoche' niente, quindi direi che la mia
competenza su tali questioni sia prossima allo zero.
Permane il fatto che affermazioni su eventuali camuffamenti dei dati
sperimentali da parte di chicchesia io preferisco prenderle con le molle.

> Ciao,
> Paolo

Ciao.
-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Fri Mar 23 2007 - 20:40:28 CET

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