Re: Etere

From: Paolo Brini <paolo.brini_at_iridiumpg.cancellacom>
Date: Sat, 24 Mar 2007 10:30:02 +0100

Bruno Cocciaro ha scritto:

> Ti ringrazio dei riferimenti, ma ritengo sia per me impresa abbastanza ardua
> riuscire a farmi una idea minimamente fondata sulla questione. L'unica cosa
> che mi sentirei di dire, riguardo alla pagina di wikipedia da te citata, e'
> che non capisco per quale motivo, secondo la teoria di Newton, si sarebbe
> dovuto osservare un certo spostamento delle stelle in presenza di eclissi.
> Io avevo sempre pensato che secondo Newton lo spostamento dovesse essere
> nullo e secondo la RG no.

Non � cos�. Nel caso specifico la previsione newtoniana � di circa
0.87", mentre quella einsteniana � di circa 1.74" (il doppio).

Certo, se sei digiuno di fisica (soprattutto gravitazione di Newton e
basi di relativit� generale), hai ragione, farsi un'idea della questione
� impresa abbastanza ardua.

> E avevo pensato che Eddington, dal semplice fatto
> di aver osservato uno spostamento fuori dagli errori sperimentali, avesse
> trovato un effetto certamente non spiegabile con la fisica precedente la RG.

Rimandando ai riferimenti gi� dati per un approfondimento, che per� come
dicevo presuppongono una minima conoscenza della fisica, in estrema
sintesi e sforzandomi di esporre il tutto il pi� semplicemente
possibile, ricapitolo le deviazioni della luce calcolate da tutte le
lastre (nei valori medi, puoi prendere l'errore sull'ultima cifra
significativa):

a Principe, dove era personalmente presente Eddington: telescopio
astrografico, condizioni atmosferiche sfavorevoli: 18 lastre
fotografiche, 16 scartate e 2 ritenute buone, valore medio delle 2
accettate 1.62"; non ci � dato sapere il valore delle 16 scartate;

a Sobral, telescopio di 4 pollici 7 lastre; telescopio astrografico 19
lastre; le 7 lastre del primo danno una media di 1.98" (in disaccordo
per eccesso con la relativit�); le 19 lastre del telescopio astrografico
0.86"; non essendo personalmente presente Eddington, qui quelle 19
lastre che sono in notevolissimo accordo con le previsioni newtoniane
non vengono buttate.



A questo punto i dati sono, come minimo, non definitivi, e suggeriscono
  che sono indispensabili altre osservazioni. A rigore, in realt�, essi
  potrebbero essere anche interpretati pi� a favore della teoria di
Newton che di quella di Einstein, o addirittura potrebbero rappresentare
una conferma chiave della teoria di Stokes-Planck sulla condensazione
dell'etere in presenza di campi gravitazionali (Silberstein,
Philosophical Magazine, dicembre 1919? gennaio 1920? qualsiasi aiuto per
ritrovare l'articolo � molto gradito).

Eddington invece scarta, per una serie di motivi che paiono
ingiustificati (errore sistematico, cattiva qualit�...) TUTTE le altre
lastre (oltre alle prime 16 di Principe gi� rigettate) eccetto le 2 che
danno una deflessione media di 1.62", e annuncia trionfalmente,
d'accordo con Dyson, la conferma sperimentale delle predizioni della
relativit� generale.

Fra il 1920 e il 1921 Eddington dichiara [devo per� controllare la
fonte, ora sto andando a memoria, quindi questa frase deve essere presa
ancora con pi� cautela]: "Nella raccolta dei dati sperimentali [durante
l'eclissi del 1919] non sono stato del tutto imparziale".

> Questo era (secondo quello che avevo sempre pensato) l'effetto eclatante che
> aveva potuto convincere gran parte dei fisici dell'epoca. Che poi lo
> spostamento osservato fosse anche quantitativamente pari a quello previsto
> dalla RG era un ulteriore prova a favore, ma intanto il punto di centrale
> importanza era che tale spostamento non fosse nullo.

Ma no, sia la teoria newtoniana sia la teoria dell'etere di
Stokes-Planck prevedevano deviazioni. Ora, calcolare che deviazione
fosse prevista dalla teoria di Stokes modificata da Planck mi �
impossibile (non mi ricordo nemmeno il formalismo della teoria), ma ai
fini del nostro ragionamento, e calandoci in un contesto storico in cui
in base a certi dati sperimentali dovremmo preferire una teoria rispetto
ad un'altra, � cruciale sapere che tutte le teorie in competizione
prevedevano una deviazione non nulla.

> La pagina di wikipedia
> dice che, in sostanza, l'osservazione di Eddington sarebbe servita
> (truccando i dati o meno) per dire che lo spostamento osservato era un 1.8
> secondi invece dello 0.8 previsto dalla teoria newtoniana.
> Qualora fosse cosi', allora direi che non c'era da fare poi tanto clamore.

Mi sembra che tua abbia travisato fin dalle premesse, quindi per chi
invoca la necessit� di imparzialit� nella raccolta dei dati sperimentali
spunti di riflessione, se non proprio necessit� di clamore anche per
amor di verit�, ce ne sono eccome. Per quanto riguarda la tua cautela,
fai benissimo a non fidarti del primo che scrive in un newsgroup (oltre
tutto si pu� sbagliare anche in buona fede) per questo ti ho fornito una
bibliografia corposa che puoi trovare nell'articolo di arxiv.org
(citato). Per� per studiare il caso devi almeno conoscere le basi della
teoria di gravitazione di Newton e della teoria corpuscolare della luce
di Newton, per sapere la previsione di comportamento della luce nel
campo del Sole; e avere qualche concetto almeno qualitativo di
relativit� generale, in modo da vedere come a previsioni di deflessione
della luce osservabile in presenza di campi gravitazionali ci si arrivi
da premesse molto, molto diverse.

Per non mettere troppa carne al fuoco, per ora preferisco non entrare
nel merito del "caso" Millikan, rimandandoti magari ai riferimenti e
alle recenti osservazioni di Enrico Smargiassi in questo stesso thread.

Ciao,

Paolo
Received on Sat Mar 24 2007 - 10:30:02 CET

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