"Bruno Cocciaro" <b.cocciaro_at_comeg.it> ha scritto nel messaggio
news:460694c4$0$4789$4fafbaef_at_reader4.news.tin.it...
> "giorgio" <angelo.angoscini_at_sapeonline.it> wrote in message
> news:IirNh.33742$J11.719465_at_twister1.libero.it...
>
> > non esattamente: egli sostiene che:
> > "durante la caduta del corpo, la forza peso e la forza archimede
rimangono
> > costanti mentre la forza attrito cresce al crescere della velocit� del
> > corpo; la forza risultante che agisce sul corpo e ne determina
> > l'accelerazione diminuisce durante la caduta e, ad un certo istante,
> diventa
> > nulla.
>
> Beh ma, messa in questi termini non capisco come si possa mettere in
dubbio
> la posizione del consulente.
> La forza totale e' Mg+Fa(v)+Farch, dove
> Fa = forza di attrito
> Farch = forza di archimede.
> Nell'ipotesi che Fa e Farch non dipendano dalla massa M del corpo, poiche'
a
> regime la forza totale dovra' essere nulla (velocita' costante, quindi
> accelerazione nulla), si avra':
> Fa(v)=-Mg-Farch (Mg e Farch di segno opposto, ma tanto Farch e'
> sostanzialmente trascurabile), quindi Fa sara' in modulo maggiore per i
> corpi di massa maggiore. Essendo il modulo di Fa una funzione crescente di
> v, ne segue che i corpi a massa maggiore avranno velocita' di regime
> maggiore.
>
> > oppure,
> > galilei � un cialtrone ed in tanti secoli nessuno se ne � mai accorto.
> > Oppure.......
>
> Il fatto che lasciando cadere da una torre una palla di piombo insieme a
una
> da ping pong quella di piombo tocca terra prima dell'altra e' una cosa
nota
> a tutti ed immagino proprio che fosse ben chiara anche a Galileo. Il punto
> e' mostrare che questo "arrivare prima" non e' dovuto al peso ma ad altro,
> cioe' che, in condizioni tali che l' "altro" sia trascurabile, le due
palle
> toccherebbero terra nello stesso istante. Come abbia fatto Galileo non lo
so
> con esattezza, mi pare avesse osservato che due mezzi mattoni cadono a
terra
> nello stesso istante di un mattone intero. Poi immagino si sia posto anche
> il problema di vedere cosa succede cambiando la densita' dei corpi in
> caduta.
>
> > giorgio
>
> Ciao.
con la palla di piombo e quella da ping pong d'accordo: la spinta contraria
di archimede vale meno di 1 gr e non ha influenza sulla pallina di piombo ma
su quella da ping pong, che pesa appunto un paio di grammi, certamente si;
su un palloncino da fiera � tanto influente da spingerlo in su.
Il punto � (parere da profano) che su due palle che pesano oltre 1 Kg la
spinta di archimede sia ininfluente ai fini pratici e non possa giustificare
una differenza di 16 metri di quota e 2 secondi di ritardo nella caduta da
50 metri.
Inoltre, non c'ero con Galilei ma, come detto, ho fatto una prova pratica
con un sasso (p.s. 2 circa) ed una biglia di ferro (p.s. 9 circa) di
analoghe dimensioni lasciati cadere da 25 metri (terrazzo di casa): sono
arrivati contemporaneamente (a occhio) mentre, dalla formula utilizzata dal
consulente, avrebbero dovuto arrivare con metri e secondi di distanza.
D'altro canto, se la forza di attrito � analoga (stessa forma e dimensione)
e la spinta di archimede � la stessa (stesso volume e stessa forma) cosa
differenzia le due cadute?
v=a.t
t�= 2as
dove "a" � costante
"s" � lo stesso
f attrito � uguale e rallenta entrambi allo stesso modo (proporzionale alla
velocit�)
f archimede � uguale (e ininfluente per pesi importanti con rapporto oltre
1000:1 come nel caso in esame, Kg di peso degli oggetti e grammi di peso
dell'aria spostata)
In definitiva, giustifico una differenza di caduta in termini di millimetri,
non certo di metri e, se l'ipotesi di errori nelle grandezze dei parametri
introdotti nella formula del consulente � valida, i conti tornano.
A intuito � cos� e la prova pratica (alla S. Tommaso) lo confermerebbe; per�
mi piacerebbe avere il riscontro analitico (e qui vado in difficolt�)
giorgio
Received on Mon Mar 26 2007 - 09:22:52 CEST
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