Re: Dilemma onda corpuscolo

From: luciano buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Mon, 26 Mar 2007 00:18:27 +0200

Ti ringrazio per le dettagliate risposte.
Ci� che soprattutto mi interessava sapere � qui:

> Un fotone che colpisca un microcristallo ne strappa un elettrone
> (effetto fotoelettrico).
> Per ragioni che non so, un singolo evento come questo non ha effetto:
> l'elettrone perduto viene recuperato, Occorre la"cospirazione" di piu'
> fotoni, diciamo 4 o 5: allora si forma nel cristallo una
> concentrazione stabile di ioni Ag+, la cosiddetta "immagine latente".
Torniamo un attimo indietro, nel dibattito di questo thread.
Avevi precisato, rispondendo a domanda (non mia):

> Riguardo l'esperimento di Taylor sai per caso se e' stato realizzato
> in modo che si vedessero veramente i "puntini" relativi ai fotoni ?
> Spesso in rete, ma anche sui libri, si vedono foto di frange di
> interferenza ottenute con tanti puntini fitti fitti, mi ero fatto
> l'idea che provenissero da esperimenti reali
Non c'e' sicuramente problema. Ti posso citare due tecniche gia'
disponibili da tempo.
a) Eseguire fotografie come Taylor, ed esaminarle al microscopio, in
modo da vedere i singoli granelli di argento prodotti sulla pellicola.

Dunque, "fotografie come Taylor", significa che viene inviato un fotone
alla volta.
Adesso tu mi dici che un fotone solo non ha effetto.
Io avevo capito che per controllare l'esperimento con la debole emissione
attraverso l'ingrandimeno al microscopio bisognasse inviare il fotone e
poi ingrandire per vedere la macchiolina del granello di Ag: se il
rendimento � basso (supponiamo dell'1 per cento) dovr� fare in media
cento prove per vedere la macchiolina.
Ma se pi� fotoni (4 o 5) devono cospirare non si tratta pi�
dell'esperimento di Taylor, ma di una normale esposizione della lastra ad
una emissione tutt'altro che debole (quanta luce devo inviare su di una
lastra estesa come lo schermo per la raccolta delle righe, perch� quattro
o cinque fotoni colpiscano insieme una regione ampia qualche micron?), e
che quindi qui non interessa. N� posso intendere che i quattro o cinque
fotoni necessari possano arrivare anche in successione, a distanza di
tempo, in seguito a ripetute emissioni singole, sullo stesso cristallo,
visto che, come mi dici, l'elettorne fatto saltar via dal primo fotone
viene subito rimpiazzato.
A questo proposito aggiungo che non capisco quella percentuale di
successo, per quanto piccole (l'un per cento): se un fotone non produce
nessun effetto, come dici, allora l'efficenza � nulla. Se intendi invece
che l'efficienza si riferisca al caso in cui i fotoni coinvolti siano
quattro o cinque, come ho detto, la cosa non ci interessa: Taylor mandava
un fotone per volta.
In conclusione, ritengo che, se Taylor i suoi puntini luminosi non li ha
mai visti, nessuno li potr� mai vedere. Quel che ti pu� sconvolgere �
l'affermazione che non � vero che si formano successivamente puntini, con
la successiva emissione di "singoli fotoni".
Cordiali saluti.
Luciano Buggio
http://lucianobuggio.altervista.org/


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Received on Mon Mar 26 2007 - 00:18:27 CEST

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