Re: Cosa nella natura e nell'uomo rende possibile la scienza

From: filips <filipsnew_at_gmail.com>
Date: Sun, 17 Jun 2012 12:32:28 -0700 (PDT)

S

Il giorno gioved� 17 maggio 2012 01:37:27 UTC+2, Multivac85 ha scritto:
> Ritornando a temi in passato gi� toccati, ma su cui certo conviene
> sempre ripassare, voglio condividere alcune riflessioni sulla seguente
> questione: come dev'essere il mondo, e con esso l'uomo, affinch� la
> scienza sia possibile?

Ciao.









Nella natura (dell'uomo), secondo me l'unica risposta o constatazione possibile � questa: Necessit�. Nella natura dell'altra natura non credo abbia senso parlare di possibilit� della scienza. I vari discorsi (teleologia, forme e categorie a priori presenti nell'essere ecc.) non credo portino a un granch� dato che non sono altro che supposizioni legate perlopi� a suggestioni o fattori emotivi (soggettivi o collettivi). Mancano i dati per fare queste affermazioni, che quindi restano nel campo della pura speculazione(Kant, anche se dal canto suo non ha fatto economia in quanto ad attivit� speculativa, insegna non poco, a mio avviso, in merito a questo), e i dati (filosofici) fondamentali credo che siano: natura e origine dell'essere, essenza della coscienza, rapporto e garanzia di questa con la rappresentazione di realt� apparenti. Solo che da quel po'che ho letto mi � parso che in questa direzione, a parte domande profonde e considerazioni intelligenti, non si siano fatti significativi progre
ssi in direzione di risposte se non molto probabili almeno abbastanza convincenti. D'altro canto penso che tali domande e questioni non si possano eludere per cui stiamo qui a farcele, ma forse (per noi) l'unica cosa PRATICAMENTE utile � che le scienze (naturali) procedano ora che hanno trovato un metodo (grazie anche al contributo o vaglio della filosofia) veramente adeguato.
Received on Sun Jun 17 2012 - 21:32:28 CEST

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