Re: Come verificare se un tubo interrato è bucato?

From: Tommaso Russo, Trieste <tommaso.russo_at_terra32.it>
Date: Sun, 20 Jan 2019 17:59:09 +0100

On 15/01/19 13:17, Soviet_Mario wrote:
> On 13/01/19 02:11, Tommaso Russo, Trieste wrote:
>> On 12/01/19 11:25, Franco wrote:
>>> Vista la ridottissima comprimibilita` dell'acqua forse non e` una
>>> buona idea.
>>
>> Beh, ma il politene e' estensibile ed elastico, e quindi compensa
>> l'incomprimibilita' ad abundantiam...
>>
>> Piuttosto, mi preoccuperebbe il fatto che un'intera sezione del tubo
>> si sia dilatata oltremisura. In questo caso, in caso di perdita,
>> inizialmente la pressione potrebbe anche aumentare... anche se alla
>> fine tenderebbe sempre a 1 atmosfera.
>>
>> (Hint: prendete un palloncino oblungo, strozzatelo a meta' con un
>> anello o un filo annodato, e poi comprimete una meta' in modo che
>> tutta l'aria passi nella meta' opposta... il risultato ottenuto e'
>> stabile. Comprimete la parte opposta, e nuovamente otterrete una
>> configurazione stabile. Quando si ha a che fare con un contenitore
>> elastico, non e' sempre vero che a minore volume corrisponde minore
>> pressione...)
>>
>
> non ho capito bene ... potresti spiegarmi meglio (io qualcosa sapevo sui
> palloncini collegati ma non so se pertinente)

Certo che e' pertinente, Mario, e' la stessa cosa! Io ho parlato di un
palloncino cilindrico strozzato nel mezzo, ma effettivamente il
"paradosso" del fluido, che fluisce da dove ce n'e' di meno a dove ce
n'e' di piu', si visualizza meglio pensando a due palloncini sferici
collegati ad uno stesso tubicino. Qui:
<http://www.saferclimbing.org/sites/default/files/docdata/balloon_en.pdf>
Si trova una spiegazione esauriente, e, in fondo, un link a un video.

Nelle spiegazioni, e nel video, si tratta sempre di palloncini eguali:
noto che se si collegano, al tubicino alimentato da una pompa, due
palloncini gia' inizialmente di spessore diverso, ad espandersi sara'
sempre solo quello piu' debole.

Di tubi di politene ne ho usati parecchi, per bagnare le ortensie o
lavare la macchina. Parecchi, perche' non durano in eterno, e quando si
rompono, si rompono sempre nel bel mezzo (e' una variante della legge di
Murphy), per cui non puoi neanche tagliarne un paio di metri e
continuare ad usarli.

Da una parte ci attacco una pistola a spruzzo, il cui "grilletto" apre
la valvola incorporata; dall'altro un attacco a baionetta che inserisco
in quello corrispondente avvitato sul rubinetto del box. Quando finisco
di usarlo, chiudo il rubinetto, scarico la pressione interna aprendo la
pistola, stacco la baionetta e arrotolo il tutto in un secchio largo.
Qualche volta, per la fretta, ho chiuso il rubinetto e arrotolato il
tubo senza scaricarne la pressione, e posso assicurare Vittorio e Franco
che l'ho trovata ancora dopo giorni e giorni: aprendo la valvola,
partiva uno spruzzo con intensita' paragonabile a quella del regolare
funzionamento, che si esauriva dopo alcuni secondi.

La rottura del tubo avviene per lo più per fessurazione di parti
soggette a sfregamento o a forte torsione, ma talvolta anche indebolite
dalla dilatazione. Forse perche' la pressione della mia rete idrica è
piuttosto elevata, ~4 o 5 bar, e/o perche' la chiusura della pistola
provoca colpi d'ariete, mi e' successo un paio di volte che una sezione
del tubo, sotto pressione, si dilatasse fino a raddoppiarne il diametro
(ritornando poi, in assenza di pressione, quasi al diametro iniziale).

E qui osservo una differenza fra il tubo di politene e un palloncino: un
palloncino, se alimentato da una sorgente di fluido a pressione
costante, inevitabilmente si espande fino a rompersi (vedi la fig.3 del
pdf); il tubo si espande fino a un certo punto e poi smette, forse
perche' entrano in azione delle fibre tessili di rinforzo annegate nel
materiale. Ma in quella sezione lo spessore del politene diminuisce, e
l'apertura di zampilli e' molto piu' probabile nella sezione indebolita.

Nella mia risposta che hai quotato, pensavo a un tubo di politene
interrato ma con alcune sezioni libere di espandersi (p.es. perche'
inserite in una canaletta), di cui alcune abbiano ceduto. Allora, per
testarne la tenuta, si puo' collegare un estremo del tubo a un manometro
e un rubinetto della rete, e adattare all'altro estremo un rubinetto di
scarico. Tenendo aperto il rubinetto di scarico, si apre quello della
rete finche' dal rubinetto a valle non esce piu' aria: allora tutto il
tubo e' pieno d'acqua. Chiudendo il rubinetto a valle, si genera un
colpo d'ariete che per la sezione indebolita supera il massimo del
grafico della fig.3 e la porta in zona espansione. A questo punto,
chiudendo anche il rubinetto d'alimentazione, la prova ha inizio ma, in
caso di perdita (o simulando la perdita, aprendo di un filo il rubinetto
a valle), la pressione inizialmente, sorprendentemente, aumenta :-)


-- 
TRu-TS
buon vento e cieli sereni
Received on Sun Jan 20 2019 - 17:59:09 CET

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