Re: Giroscopio

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Fri, 09 Mar 2007 21:09:03 +0100

Giorgio Pastore ha scritto:
> ...
> Il mio dubbio per� � che manchi il legame tra leggi di Keplero,
> disegni di ellissi sul libro e quello che realmente si osserva
> (posizioni angolari sulla sfera celeste, non scie che si chiudono su
> se stesse :-) ). E per colmare questo gap non ci sono immagini o dati
> della Nasa che tengano. Io penso che resti un "buco" che viene coperto
> "sulla fiducia". In mancanza di meglio, pu� andar bene cos�. Ma allora
> trovo pi� istruttivo, didatticamente, un pendolo. Almeno l� si posson
> controllare pi� agevolmente tutte le conseguenze della meccanica
> newtoniana.
Non sono sicuro di aver capito il tuo punto.

Un certo numero di osservazioni sono possibili. In anni lontani
(diciamo 30 anni fa...) scrissi anche qualcosa in proposito.
E' possibile osservare - senza strumenti particolari - Giove e Venere.
Seguendone le posizioni rispetto alle stelle, si possono determinare i
loro periodi siderali e le distanze dal Sole.
Basta un piccolo cannocchiale per vedere i satelliti di Giove. Oppure
si puo' riprendere il "Sidereus Nuncius" e riscoprire i satelliti con
Galileo, e volendo anche verificare le leggi di Keplero.
Sempre attorno a 30 anni fa, con un gruppetto di liceali e con un
telescopio di soli 10 cm, seguimmo il moto di Titano (satellite di
Saturno) e ne ricavammo la massa di Saturno.
Un altro gruppetto si fabbrico' un rudimentale astrografo, e lo uso'
per "scoprire Urano.

Ti ho parlato di cose realmente fatte, e ce ne sono anche altre di
fattibili.
Il problema e' un altro: e' che salvo rarissime eccezioni gli
insegnanti di fisica non sanno niente di astronomia, e sono stati
educati a snobbarla come cosa antiquata (o debbo dire "obsoleta"?)
E gli autori dei libri non sono da meno :-<
              

-- 
Elio Fabri
Received on Fri Mar 09 2007 - 21:09:03 CET

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