Re: Passare dalla teoria ai valori misurati
On 6 Mar, 11:05, "cometa luminosa" wrote:
> Non so dove tu studi o abbia studiato e che corsi ed insegnanti (nello
> specifico) tu abbia avuto, ma ho l'impressione che il tuo problema non
> sia un caso isolato, ho l'impressione che molto spesso, per non
> perdere troppo tempo e non correre il rischio di dire cose non
> perfettamente supportate da teoremi, si tralasci proprio questo "trait
> d'union" tra meccanica classica e meccanica quantistica.
Sto studiando all'universit� di milano biccoca.
Molti ottimi professori oltre che fisici.
Alcuni invece molto bravi come fisici, non dico nulla, ma negati a
spiegare.
E sia in meccanica razionale(in cui inspiegabilmente ho rimediato un
29 al primo appello) che in meccanica quantistica(esame ancora non
passato, ma ho fatto un solo tentativo) ho avuto professori che erano
assolutamente negati a farsi capire.
E nessuno ha mai fatto un collegamento tra i corsi "teorici" e i corsi
"sperimentali".
Anzi, adesso sto iniziando l'ultimo semestre della triennale, dove ho
tutti corsi "sperimentali" e l� per ora non sto vedendo assolutamente
niente che si colleghi all'eq. di schroedinger, ad autostati, a misure
che in realt� sono operatori etc, di cui mi han riempito il semestre
prima senza mai dire anche solo lontanamente a che esperimenti
potessero corrispondere.
Anzi...Per adesso stiamo facendo sempre conti che chiamerei
"semiclassici".
> Forse, questo passaggio "senza soluzione di continuit�" tra le due,
> vorrebbe essere un modo per far abituare gli studenti alla
> "quantizzazione" e al "non capire bene le cose in MQ"? :-)
non mi sembra un gran risultato da voler ottenere...
Received on Wed Mar 07 2007 - 18:53:35 CET
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