Paolo Cavallo ha scritto:
> ...
> Dopo esperienze del genere, � difficile accontentarsi di meno...
Certamente conosci il film PSSC sul momento angolare.
Se ricordo bene, dopo aver mostrato la difficolta' a deviare l'asse di
rotazione della solita ruota di bicicletta, nel film si mostra una
coppia di ruote montate sullo stesso asse: si vede che le si fa girare
in versi opposti la resistenza a muovere l'asse non c'e' piu'.
gnappa ha scritto:
> ...
> La descrizione matematica con momenti angolari e momenti delle forze
> ha lo svantaggio di essere complicata perch� astratta, e se anche
> viene capita, non aiuta a capire "la fisica" del problema.
Su questo ovviamente concordo, anzi ritengo che sia una spiegazione
improponibile a livello liceale; piu' precisamente, la giudicherei una
"non spiegazione" :)
> Quindi io partirei da una descrizione senza usare vettori o equazioni.
> Io farei un discorso qualitativo di questo tipo:
> ...
> Mi piacerebbe sapere se la mia spiegazione intuitiva � sbagliata. Mi
> spiace se mi sono spiegata male, ma senza poter fare dei disegni non �
> facile.
Penso di aver capito quello che dici, e non mi sento di chiamarla una
spiegazione sbagliata; pero' e' il genere di spiegazioni che io non
capisco...
Il nocciolo sta qui:
> Siccome il disco � un corpo rigido e le due parti non si possono
> separare, la parte accelerata proseguendo "si tira dietro" quella
> rallentata, in modo che tutto l'oggetto segue il suo movimento.
Ecco, io non riesco a "vedere" come giochino insieme le accelerazioni
e il vincolo di rigidita'...
Senza contare che a mio parere in questo modo tu spieghi solo la
deviazione dalla caduta verticale; ma le fasi successive, inclusa la
risalita?
Tetis ha scritto:
> ...
> A meno pero' di trovarsi di fronte ad uno studente eccezionale
> dotati di una percezione platonica del mondo e capace di aspettarsi
> a priori il comportamento del giroscopio.
Non credo di essere me' di essere mai stato il tipo "platonico" :)
Pero' neppure il tipo "aristotelico", nel senso di uno che ragiona con
tendenze e qualita'...
Ecco perche' ho scritto sopra che la spiegazione di gnappa non la
capisco.
Cosi' come ricordo benissimo che al liceo non mi risuciva di capire il
pendolo di Foucault.
Tutto bene per il pendolo al polo; ma perche' mai a Parigi dovesse
ruotare piu' lentamente, mi era oscuro...
Cercavo di vederlo dal di fuori della Terra, e ovviamente m'incasinavo
con una traietoria complicatissima e un vincolo dipendente dal
tempo...
Solo all'universita' con la forza di Coriolis potei dire di avere una
*spiegazione*.
> ...
> Il punto e' che la nutazione piu' che una complicazione aggiuntiva
> riflette la naturale complicazione del giroscopio in moto libero.
> ...
> E' corretto, a tutti gli effetti il caso di pura precessione e' piu'
> l'eccezione che la regola, per via del moto libero.
D'accordo che con condiizoni iniziali generiche la nutazione e'
inevitabile, pero' e' sempre possibile scegliere invece condizioni
iniziali che danno pura precessione.
Perche' non si dovrebbero privilegiare questi casi come primo
approccio?
Sia in termini di mom. angolare, sia con la forza di Coriolis
(mettendosi nel rif. che "accompagna" il moto di precessione) la
spiegazione e' abbastanza semplice.
Ma sempre, a mio parere non adatta al livello liceale.
Non dimenticate che in una classe normale la maggior parte dei ragazzi
hanno ben altre difficolta', ed e' importante che capiscano cose ben
piu' fondamentali di queste.
Anche se vogliamo far vedere la meccanica newtoniana all'opera, c'e'
una quantita' di cose alle quali io darei la precedenza: basta pensare
alla meccanica del sistema solare...
--
Elio Fabri
Received on Tue Feb 27 2007 - 20:46:38 CET