Re: Sulla caduta dei Gravi

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Tue, 27 Feb 2007 20:46:09 +0100

wilhelmhegel ha scritto:
> attualmente sto leggendo i Discorsi e Dimostrazioni intorno a due
> nuove scienze di Galilei e mi sorge un dubbio. Galilei sostiene,
> contrariamente alle tesi aristoteliche, che un corpo in cadita libera,
> aumenta la velocit� in rapportp al tempo trascorso seguendo la legge
> dei numeri dispari. Ovvero, dopo una unit� di tempo, percorre una
> unit� di spazio; dopo due unit� di tempo percorre 4 unit� di spazio ..
> 3, 9 ...e cos� via. Ma io mi chiedo se Galilei con questa tesi �
> pervenuto alla corretta formulazione della caduta di un grave, e che
> corrrelazione c'� con la formula V=a*t.Perveniamo agli stessi
> risultati?
Debbo dire che non capisco la domanda...
Se stai leggendo i "Discorsi", la risposta la trovi li'.
Comunque ti riassuno la linea del ragionamento di Galileo (terza
giornata).

1. Definisce il moto uniformemente accelarato, come quello in cui v e'
prop. a t.
2. Dimostra che in tale moto s va come t^2.
3. Ne deduce che in tempi uguali gli spazi stanno come gli interi
dispari.

E sin qui si tratta solo di definizioni e teoremi, tanto che Simplicio
a questo punto obietta:
"Ma se tale sia poi l'accelerazione della quale si serve la natura nel
moto de i suoi gravi descendenti, io per ancora ne resto dubbioso; e
pero', per intelligenza mia e di altri simili a me, parmi che sarebbe
stato opportuno in questo luogo arrecare qualche esperienza di quelle
che si e' detto esservene molte, che in diversi casi s'accordano con
le conclusioni dimostrate."

All'inizio G. ha chiamato "moto _naturalmente_ accelerato" il moto dei
corpi che cadono a partire dalla quiete; quindi l'obiezione di
Simplicio puo' essere sintetizzata cosi': dove sono le prove
sperimentali che il moto naturalmente accelerato sia *uniformemente*
accelerato?

La risposta sta nel famoso brano che inizia:
"In un regolo, o voglian dir corrente, di legno..."
in cui G. descrive l'esperimento di caduta lungo un piano inclinato,
con la misura dei tempi impiegati a parcorrere spazi diversi.
              

-- 
Elio Fabri
Received on Tue Feb 27 2007 - 20:46:09 CET

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