Re: Gli orologi e i fotoni

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Sat, 3 Mar 2007 19:22:28 +0100

"argo" <brandobellazzini_at_supereva.it> wrote in message
news:1172419185.529169.239760_at_8g2000cwh.googlegroups.com...
> On 24 Feb, 02:26, "Bruno Cocciaro" <b.cocci..._at_comeg.it> wrote:

> L' ipotesi cardine e' che i fenomeni da utilzzare per scandire
> l'evoluzione temorale sono noti (o se vuoi noti a sufficienza per il
> tipo di impiego dell'orologio)

Appunto. E se un orologio si basa su fenomeni legati alla fisica classica
(che e' determinista) quanto dici si puo' fare, altrimenti no. L'evoluzione
temporale di sistemi non classici non e' nota. Mettiamo 10^n atomi
lungo una circonferenza ed eccitiamo il primo. Quando il primo atomo emette
il fotone tale fotone viene assorbito dal secondo, poi quello emesso dal
secondo verra' assorbito dal terzo e cosi' via. Non e' possibile prevedere
l'istante in cui il (10^n)esimo atomo emettera' il suo fotone per
eccitare di nuovo il primo. Prevedere l'istante = c'e' un orologio in
prossimita' del primo atomo; orologio = per definizione un orologio a luce o
qualsiasi altro che sia sincrono all'orologio a luce. Potremmo dire di saper
prevedere l'istante se sapessimo quale e' l'istante segnato dall'orologio a
luce posto in prossimita' del primo atomo quando tale atomo viene eccitato
di nuovo dal fotone emesso dal (10^n)esimo atomo. L'impossibilita' di
tale previsione potrebbe essere dovuta a nostra ignoranza, ma potrebbe anche
avere origini piu' profonde.
Il punto che vorrei sottolineare e' che non e' strano che esistano fenomeni
non sincroni fra loro (potrebbero esistere interazioni di carattere
strutturalmente diverso, non riconducibili le une alle altre, e non ci
sarebbe motivo per ipotizzare sincronie), la stranezza e' che esistano tanti
fenomeni sincroni fra loro (non sono certo di averlo capito benissimo, ma
immagino sia qualcosa del genere che voglia intendere Einstein quando, in
diversi scritti, dice che c'e' un aspetto veramente miracoloso nella natura
e gli scienziati restano ammirati da tale miracolo). La stranezza e' che,
posta la conoscenza perfetta della fluidodinamica, l'orologio a goccia sia
sincrono all'orologio a luce. Tale sincronia farebbe ipotizzare che ci sia
qualcosa in comune fra tali fenomeni. Io sto ipotizzando che questa cosa in
comune sia il fatto che all'origine ci siano sempre interazioni
elettromagnetiche. Cioe' sto ipotizzando che l'origine del "miracolo" di cui
parla Einstein sia nel fatto che lo stesso tipo di interazione "guida" tanti
fenomeni (la stessa musica "guida" tanti ballerini).

> Infatti secondo me non ha alcun senso la definizione di intervallo di
> tempo ''unitario'' usando un fenomeno non periodico.

Il punto e' che non e' la natura a dirci che un certo fenomeno e' periodico.
Siamo noi a sceglierlo. Come dicevo nell'altro post, se scegliessimo come
intervallo di tempo unitario la caduta fra due gocce successive allora il
moto della lancetta di un orologio che abbiamo al polso non sarebbe
periodico.

> Non esistono infatti in tal caso intervalli privilegiati e l'unica
> cosa che ha senso e' la successione (non omogenea) di eventi da uno
> preso come riferimento.

Appunto, quello lo hai *preso* come riferimento, cioe' lo hai assunto come
unitario. Cambiando scelta diventa periodico per definizione il fenomeno
scelto e, conseguentemente, diventano non periodici altri fenomeni.

> Il tuo esempio precedente mi conferma che non c'e' nessun ruolo
> privilegiato di principio che collega le interazioni elettromagnetiche
> e le misure di tempo. Cosa cambierebbe nella tua ''sincronizzazione''
> se invece di un orologio ad acqua si usasse ad esempio un orologio
> basato su fenomeni nucleari? Secondo me proprio niente. Da quello ce
> hai scritto sopra invece sembrerebbe proprio che la pensi
> diversamente, che secondo te sarebbe una sorta di orologio
> approssimato. Non ne vedo le ragioni.

Credo di aver risposto sopra con l'esempio dei 10^n atomi lungo una
circonferenza.
Quello basato su fenomeni nucleari non sarebbe un orologio approssimato.
Sarebbe un orologio basato su fenomeni
di carattere diverso dai fenomeni sui quali si basano gli orologi a luce e
non vedo perche' dovrebbero essere sincroni. Magari saranno sincroni, ma la
cosa sarebbe "strana", cioe' sarebbe, a mio modo di vedere, indice di un
qualche legame fra i fenomeni nucleari e quelli elettromagnetici. Poi tutto
puo' essere, puo' anche darsi che, in ultima analisi, tutte le interazioni
siano riconducibili ad un unico tipo.

Ci sarebbe poi da osservare che, a ben vedere, anche gli orologi a luce, e
tutti quelli ad essi sincroni, non sono proprio "perfettamente" sincroni (e
non sono perfettamente "classici" ... a ben vedere anche nell'orologio a
luce il fenomeno fisico che fa rimbalzare il fascio sullo specchio non e'
propriamente classico, o, se lo e', lo e' "in un certo senso" da precisare).
Immagino che si debba dire che la loro sincronia sia statistica, o, almeno,
che le prove sperimentali non ci permettono di affermare niente di piu'. Il
che significherebbe che il determinismo della fisica classica avrebbe un
carattere statistico, cioe' che non avremmo indizi a supporto del fatto che
sia un "vero" determinismo. Ma questo e' un altro discorso.

> Saluti.

Ciao.
-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Sat Mar 03 2007 - 19:22:28 CET

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