abc70kz_at_yahoo.it ha scritto:
> La richiesta era semplice.
> Una tesi di dottorato, che in pratica � una ricerca abbastanza
> seria, porta a risultati lontanissimi da quelli previsti dalla teoria,
> costruiti con la QED.
> Allora quale affidamento danno le "previsioni teoriche dell'effetto
> Casimir" quando la ricerca sperimentale non le soddisfa lontanamente?
Guarda, io ho dato solo un'occhiata alle conclusioni (la tesi e' di
200 pagine...) e mi sono fatto la seguente impressione.
Una tesi di dottorato puo' benissimo essere una ricerca seria, ma puo'
al tempo stesso essere una ricerca non finita, o al limite anche
"fallita".
Voglio dire che se uno pensa di poter misurare una certa cosa, e poi
trova difficolta' impreviste, puo' scrivere alla fine della tesi
"purtroppo ci sono effetti sistematici di due ordini di grandezza
superiori a quello che volevamo misurare; stiamo indagando su quali
possano essere le cause".
A me pare che piu' o meno ci sia scritto proprio questo.
Se poi non riesce a eliminare le cause di disturbo, puo' anche
rinunciare: in questo senso parlavo di ricerca fallita.
(Pero' non so se questo sia il caso.)
Comunque e' tutt'altra cosa che dire "abbiamo trovato un risultato che
non torna per due ordini di grandezza con la teoria".
Se fosse stato cosi', l'avrebbero pubblicato e avrebbe fatto rumore...
E' strana l'idea che avete in tanti della ricerca: pensate che i
fisici passino il tempo a preoccuparsi di nascondere risultati
scomodi, quando invece e' vero l'esatto contrario.
Chi trova qualcosa d'inatteso e' ben felice, perche' questo gli dara'
notorieta' e al limite anche un Nobel :-)
--
Elio Fabri
Received on Fri Mar 02 2007 - 20:43:43 CET