"Pangloss" ha scritto nel messaggio
news:slrnkodh1k.1se.proietti_at_pcsqueeze.ica-net.it...
> Riassumendo mi pare che poni tre questioni:
> 1) Le onde gravitazionali devono avere necessariamente velocita' c?
> 2) Considerata la relazione E=m*c^2 possiamo identificare energia e massa?
> Oppure c'e' qualche differenza tra tali due grandezze evidenziata dalla
> presenza della costante c nella mitica formula?
> 3) Il problema del sistema binario rotante e' utile per dirimere le
> questioni precedenti?
Perfetto, grazie per il riassunto di una serie di considerazioni e domande
che cercavo io stesso di chiarirmi mentre le ponevo.
La domanda originaria e' la 1), le 2) e 3) me le sono chieste dopo a seguito
dell'osservazione fatta presente da cometa luminosa.
> La questione 1) trova la sua risposta nelle equazioni di campo della RG,
> che nell'approx lineare (campi deboli) prevedono onde gravitazionali nel
> vuoto governate da un'equazione ondulatoria classica con velocita' c (cfr.
> ad es. Landau II).
> Molto piu' semplicemente si puo' osservare che, in virtu' della RR, la
> legge di gravitazione newtoniana deve essere modificata: il campo
> gravitazionale deve propagarsi a velocita' finita (onde gravitazionali) e
> necessariamente uguale a c (affinche' la nuova teoria gravitazionale sia
> Lorentz invariante, come la teoria EM di Maxwell).
Ahh ecco!!!
Allora e' proprio come immaginavo.
Se le cose stanno come dici (e non ho ovviamente alcun motivo per
dubitarne), allora, secondo il mio punto di vista, non c'e' alcun motivo
fisico per ritenere che le onde gravitazionali debbano viaggiare alla stessa
velocita' della luce.
Sono fenomeni fisici diversi. Per quale motivo dovrebbero essere legati in
maniera cosi' stringente?
In altri termini, posto l'esempio del sistema binario rotante, ipotizzando
che ad un certo momento una delle due masse esploda (emettendo
contemporaneamente luce), per quale motivo gli effetti gravitazionali
dell'esplosione dovrebbero arrivare all'altra massa contemporaneamente agli
effetti luminosi?
Non c'e' ovviamente alcun motivo logico.
Ma anche gli eventuali motivi fisici non siamo certo noi a stabilirli. Li
stabilisce la natura. O c'e' un qualche esperimento in base al quale
possiamo affermare quanto detto sopra (eventualmente in maniera indiretta,
cioe' tramite verifiche sperimentali V di effetti E previsti da una qualche
teoria che si basa fra l'altro sull'uguaglianza delle due velocita' e che,
qualora le due velocita' venissero ipotizzate diverse, prevederebbe
verifiche sperimentali V'=/=V per gli effetti E) oppure dobbiamo in generale
supporre diverse le due velocita'.
La nuova teoria gravitazionale (la RG), e in generale una qualsiasi teoria
che tratti fenomeni non riducibili a interazioni fra sottosistemi tutti
*interni* a riferimenti inerziali dati, non vedo proprio per quale motivo
dovrebbe essere Lorentz invariante.
Tratto la questione in
http://arxiv.org/abs/1209.3685
e la riprendo anche nel post "Bell, Ghirardi, e la compatibilit� fra RR e
MQ." che spedisco insieme a questo.
Quindi a questo punto le mie domande diventano:
1) per quale motivo la RG dovrebbe essere Lorentz invariante?
2) facendo riferimento a quanto detto sopra, esiste una qualche verifica
sperimentale V di un qualche effetto E, in base alla quale potremmo supporre
che onde gravitazionali e luminose dovrebbero propagarsi alla stessa
velocita'?
> Elio Proietti
Ciao,
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Tue May 07 2013 - 19:53:26 CEST