Valter Moretti wrote:
>
> Da questa ricaviamo l'accelerazione di M:
>
> a_M = -(M-m)g
>
> da cui anche
>
> a_m = (M-m)g
>
> Questi sono i numeri e una procedura per determinare le incognite del
> problema.
> La domanda qual'era? Prova a riformularla ora.
>
> Ciao, Valter
>
>
mi congratulo, non potevi essere piu' chiaro! Intodurre la tensione
effettivamente spiega tutto anche se credo che rofilippi pensasse ad una
geometria in cui M scorre su un piano orizzontale senza attrito e m cade
verticalmente. Tuttavia, se ho capito il quesito iniziale, rofilippi
vedeva un paradosso nel fatto che a corpi fermi la forza agente su M e'
esattamente mg mentre quando si muove e' data dal'altra formula (a parte
il fattore 2 che si era scordato). Se M e' "vincolato", nel momento in
cui lo "svincolo" la T (e quindi la forza a cui e' soggetto M) ha una
discontinuita'. O forse mi sono inventato tutto perche' io ho qualche
problema... :-)
Daniele Fua'
UniRomaUno
Received on Tue Feb 20 2007 - 12:01:00 CET
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Thu Nov 21 2024 - 05:10:13 CET