Re: Lisa Randall, fisica teorica.

From: Valter Moretti <vmoretti2_at_hotmail.com>
Date: 16 Feb 2007 03:26:10 -0800

On Feb 16, 10:09 am, MrAsm <m..._at_usa.com> wrote:

> Una docente di matematica di scuola media mi ha raccontato un po' di
> tempo fa che gli studenti di scuola media (e forse anche liceo, se non
> ricordo male) furono sottoposti a dei test (a livello nazionale, in
> tutta Italia) per monitorare la loro preparazione nelle materie
> scientifiche (credo che i test si chiamassero qualcosa tipo "PISA", ma
> non sono sicuro).
>

Si � vero, me ne ha parlato anche mia moglie insegnate di matematica a
Trento

> Credo che l'obiettivo fosse anche quello di confrontare la
> preparazione degli studenti italiani in tale materie con quella degli
> studenti di altri paesi dell'Unione Europea.
> Emerse che l'Italia era agli ultimi posti in classifica per
> Matematica. Pero', scorporando i dati per regione, mi disse che
> emergeva che la situazione era molto grave al Sud, ma che invece
> c'erano delle zone d'Italia (e ricordo benissimo che parlo' di Trento)
> per le quali i risultati erano molto al di sopra della media italiana,
> ed erano perfettamente allineati con i valori piu' alti tipici di
> altri paesi UE.

In base alle informazioni che ho posso confermare le cose che hai
scritto, in particolare riguardo alla mia provincia di residenza

> Inoltre, su un giornale lessi (credo un numero dell'inserto "Venerdi'"
> di Repubblica, ma non sono sicuro) che la provincia di Trento (o la
> regione trentino?) conferiva ai propri docenti di scuola superiore un
> assegno extra (oltre il "misero" stipendio ministeriale), come
> incentivo economico per la loro professione.

I dipendenti scolastici qui (in provincia di Trento = Trentino e in
proviancia di Bolzano= Alto Adige) sono parzialmente dipendenti
provinciali visto che l'autonomia dellla regione include anche
l'autonomia scolastica e, in particolare, la provincia di TN investe
molto
in istruzione ed in ricerca...
(purtroppo l'universit� invece � fuori dall'autonomia: quando ero
ricercatore prendevo uno stipendio pi�basso di quello di mia moglie
insegnate di scuola media inferiore...)

> Insomma, sono tutti tasselli che contribuiscono a creare un quadro
> assai positivo per tale regione, evidentemente molto diverso da quanto
> avviene nel resto d'Italia.
>

Probabilmente hai ragione. Tuttavia bisogna tenere anche conto del
fatto che il nostro bacino d'utenza riguarda anche parte del Veneto e
molti studenti a fisica e matematica arrivano
dal veronese per esempio..

> Il discorso comunque del calo delle iscrizioni a materie scientifiche
> come Fisica e' anche legato - credo - alle prospettive post-lauream
> che si presenteranno al laureato.

E' vero, contano anche queste...

> Considerato anche che si sente spesso in Italia la denuncia di precari
> altamente qualificati (ricercatori a contratto, o non so come
> definirli meglio - ne ha parlato recentemente anche Ballaro' sui
> Rai3), con tutti i problemi (anche a livello economico) che questo
> tipo di inquadramento lavorativo comporta.

Si tratta comunque di numeri piccolissimi rispetto ai laureati in
altre discipline con analoghi problemi di precariato. Se fosse questa
la vera ragione non si capirebbe allora perch� la gente continui a
studiare per es. medicina (che tanto facile non �) "in massa" (se
confrontati con i numeri degli iscritti ai corsi di laurea scientifici
pi� duri come fisica) pur sapendo di andare incontro a seri problemi
occupazionali dopo la laurea...

Ciao, Valter
Received on Fri Feb 16 2007 - 12:26:10 CET

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