rofilippi wrote:
> Su di un corpo di massa M agisce una forza costante F esso quindi sar�
> sottoposto ad una accelerazione F/M.
> Si viene a sapere che la forza sulla massa suddetta viene esercitata
> da un pesetto di massa m che cade ad esso collegato con un filo
> inestensibile che passa su di una carrucola, allora l'accelerazione
> non � pi� il valore suddetto ma, notoriamente, mg/(M+m), ovvero
> indicata F=mg, F/(M+m)
> non � paradossale che l'informazione della natura della forza agente
> sul corpo modifichi la sua accelerazione?
> Grazie
Ti propongo un modo diverso di vedere le cose.
A parte particolari trascurabili di tipo geometrico (p.es. riguardo al
fatto che il filo in parte e' orizzontale e in parte verticale, che le
due parti non sono fisse, che la posizione relativa dei due pesi cambia
ma non la loro distanza lungo il filo, etc. etc.), mettiti in un
sistema di riferimento solidale con il filo.
Se il sistema suddetto e' fermo (o piu' precisamente non e' accelerato,
e ti chiedo di non approfondire sul COME fai a tenerlo fermo), misuri la
tensione del filo con uno strumento opportuno (una molla) e trovi il
valore F=mg.
Se i pesi iniziano a muoversi liberamente, il sistema di riferimento a
loro legato non e' piu' un sistema di riferimento inerziale: misuri di
nuovo la tensione del filo e trovi...????
In ogni caso, mentre utilizzerei la parola "sottoposta a..." nel caso di
una forza, preferirei dire "il corpo tal dei tali possiede una
accelerazione...", ma credo di ripetere qualcosa detto gia' da altri...
Daniele Fua'
UniRomaUno
Received on Sun Feb 18 2007 - 14:36:32 CET
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