On 7 Feb, 19:16, "argo" <brandobellazz..._at_supereva.it> wrote:
>
> A livello di teoria di campo (quantistica o no) avrai appunto dei
> campi che vivono in tutto lo spazio ad ogni tempo, e l'energia ad un
> dato tempo in un certo volume per una certa configurazione dei campi
> sara' data dalla componente zero-zero del tensore energia-impulso in
> quella configurazione. L'energia all'interno del volume cambiera' nel
> tempo secondo la variazione dei campi (con cert vincoli e bilanci).
> Ciao.
Implicitamente hai detto che l'energia e' contenuta nello spazio, si,
ma a patto che appartenga al campo (o al "corpo" che dir si voglia)...
ho capito bene?
Io vorrei essere un tantino piu' "rompi...", nel senso di sofista-
indagatore :)), e vorrei chiedermi quali proprieta' dovrei associare
allo spazio (in genere) per far si' che esso abbia un suo contenuto
energetico.
D'accordo sul fatto che l'energia appartiene al campo, o appartiene al
corpo a seconda dell'approccio che usiamo... ed il campo e' quella
entita' misurabile attraverso opportuni accorgimenti sperimentali e/o
matematici, cosi' come lo e' il corpo [ma in modo molto piu' semplice
sia matematicamente che sperimentalmente].
Ma se io non volessi considerare il campo come avulso dallo spazio cui
soggiace, cosa dovrei aspettarmi; o meglio come dovrei costruire
questo spazio?
Received on Mon Feb 12 2007 - 12:41:28 CET
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